Giorno della Memoria, Ue ricorda la Shoah

 

Bruxelles, 27 Gennaio 2024 – “Nel Giorno della Memoria ricordiamo le vittime dell’Olocausto pronunciando i loro nomi a voce alta”. Inizia così il messaggio postato su X da Ursula von Der Leyen, presidente della Commissione Ue, per ricordare gli orrori della Shoah e ribadire che in un periodo storico come quello attuale in cui i gesti antisemiti sono in costante aumento, “è nostro dovere proteggere gli ebrei in Europa”. Il messaggio è accompagnato da un video in cui ogni membro della sua squadra riporta su un foglio il nome di una vitta della Shoah legata al proprio Paese di origine.

Von der Leyen: «Mai più è adesso!»

Quanto scritto su X ricorda le parole spese ieri dalla presidente della Commissione Ue che, alla vigilia della commemorazione, ha posto l’accento sul recente conflitto israelo – palestinese che aggiunge alla Giornata della Memoria un nuovo significato, ricordando, con l’attuale situazione che vive il popolo ebraico, uno dei momenti più bui della nostra storia. «Gli ebrei sono vittime di bullismo, vessazioni e aggressioni in strada, a scuola e all’università. Alcune sinagoghe sono state bersaglio di atti vandalici. Cimiteri ebraici sono stati profanati». «Unica differenza col passato» – afferma la von der Leyen – «è che  oggi siamo tutti schierati al fianco delle comunità ebraiche. Non c’è spazio per l’odio antisemita, soprattutto qui in Europa, e nulla giustifica l’antisemitismo. Tre generazioni dopo la Shoah dobbiamo garantire che la vita degli ebrei continui a realizzarsi pubblicamente. Non possiamo accettare che nascondano la propria identità».

Segre: «Il Giorno della Memoria è ogni giorno»

Come ogni anno dal 2005, la politica e il Mondo ricordano gli orrori della Shoah. A Milano, la senatrice Liliana Segre intervenuta all’Università statale ha affermato che per lei, una delle poche persone rimaste a testimonianza di quel periodo, «il 27 gennaio è ogni giorno, perché chi ha passato quello che ho passato io» – spiega la senatrice – «non si dimentica. Quel luogo (Auschwitz) non si dimentica».

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