Francia, Senato approva riforma pensioni

 

 

Parigi, 12 Marzo 2023 – È arrivata dopo dieci giorni di dibattito l’approvazione del Senato francese della nuova riforma delle pensioni che prevede di innalzare l’età pensionabile dai 62 ai 64 anni e di aumentare gli anni contributivi necessari a ricevere la pensione completa. Questa è passata con 195 voti a favore e 112 contrari. Il primo ministro, Elisabeth Borne, ha commentato la vittoria come un passo importante «compiuto con un ampio voto sul testo della riforma delle pensioni al Senato» sostenendo che a questo punto il Governo abbia la maggioranza parlamentare per far varare la riforma.

Continuano le proteste

La riforma sulle pensioni ha scatenato un clima di proteste culminate nei giorni scorsi con manifestazioni violente che hanno portato a scontri con le Forze dell’ordine. Ieri invece hanno avuto toni pacifici fino a sera quando la polizia ha confermato il fermo di circa 32 persone che hanno lanciato oggetti e bruciato alcuni cassonetti, contro le forze dell’ordine. I sindacati hanno continuato a sperare di far cambiare idea al presidente Macron, il quale però non li ha mai ricevuti.

Anche l’opposizione ha attaccato la riforma: la socialista Monique Lubin, rivolgendosi direttamente a Oliver Dussopt ministro del Lavoro, ha affermato che «il suo nome sarà sempre legato a una riforma che ci riporterà indietro di quasi 40 anni».

C’è chi ritiene che la Borne potrebbe, nel caso in cui il Governo Macron non dovesse riuscire a trovare la maggioranza in assemblea, appellarsi all’insolito art. 49 comma 3, che consente a un Governo di bypassare il voto su un provvedimento, qualora si tema che non ci sia la maggioranza ad approvarlo.

I numeri

Secondo quanto affermato dal ministero dell’Interno in tutta la Francia le manifestazioni hanno visto scendere in piazza 368.000 persone, a Parigi circa 48.000. Numeri nettamente inferiori rispetto al milione previsto dalla polizia e rispetto ai tre milioni previsto dai sindacati. Nella giornata di ieri per la polizia in piazza erano circa in 963.000.

 

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