Fisco, il Senato esamina la legge delega

 

 

Roma, 17 Luglio 2023 – Dopo il via libera della Camera al disegno di legge delega fiscale ampiamente sostenuto e promosso dal Governo Meloni che introduce le novità sul sistema fiscale italiano, arriva il momento dell’esame finale da parte del Senato. Lo scopo del Governo è quello di raggiungere l’approvazione prima della pausa estiva in modo tale che tutto sia pronto per settembre, quando si lavorerà ai decreti attuativi per renderli operativi da 1º Gennaio del nuovo anno.

Modifiche su riscossioni e controlli

Dei 20 articoli che compongono la nuova legge delega il Senato potrebbe modificare quelli inerenti i controlli e le riscossioni (da art 13 a 20). Per quanto riguarda i controlli infatti l’idea è quella di andare avanti con il concordato preventivo per le categorie di autonomi e piccole e medie imprese, mentre per quanto riguarda le grandi imprese, si parla di cooperative compliance perché l’intenzione è di estendere il tutoraggio anche ai contribuenti che si trasferiscono in Italia per attrarre nuovi investimenti.

In merito alle riscossioni invece, sono previsti dei miglioramenti per garantire un bilanciamento tra interesse al recupero e tutela dei contribuenti inserendo anche dei piani di rientro del debito più sostenibili.

Tredicesime e straordinari

Nessuna modifica per quanto riguarda le tredicesime dei redditi più bassi e la detassazione degli straordinari. Discorso analogo per la possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e la riduzione della ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi. Parlando poi di flat tax, al momento resta in stand by quella per i lavoratori dipendenti, mentre per quelli autonomi si parla di incrementale.

Lavoro e under 30

La legge delega prevede anche delle tutele e agevolazioni, come richiesto dal Parlamento, per gli under 30 che si avvicinano al mercato del lavoro. Le aziende potranno avvalersi dello sconto Ires nel caso di investimenti qualificati o assunzioni, mentre per il pagamento dell’Irap si parla di nessun aumento a carico delle aziende.

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