Federturismo e Federvini: l’ospitalità e la socialità ai tempi del Covid

Roma, 15 Dicembre – Distanziamento sociale è il concetto che più siamo costretti a rispettare in questo momento storico. Ma anche la limitazione degli spostamenti gioca un ruolo molto importante. Questi due aspetti stanno condizionando intensamente le nostre vite. La condivisione di spazi, i momenti in compagnia, la convivialità e le occasioni di viaggio sono molto compromesse.
Le ultime misure varate dal governo sono certamente necessarie per evitare la diffusione della pandemia. Tuttavia non possiamo ignorare che, agli ultimi mesi di forte contrazione, si aggiunge questa stretta di fine annoUn vero proprio colpo di grazia inferto ai settori del turismodell’ospitalità al settore dei vinidegli aperitivi, dei distillati dei liquori che ne sono parte integrante in quanto prodotti collegati ai territori alla convivialità.

Federturismo Confindustria

Federazione nazionale dell’Industria dei Viaggi del Turismo del sistema Confindustria, rappresenta l’intera filiera produttiva dell’industria del turismo. Costituita nel maggio 1993 per iniziativa di 18 soci costituenti è stata riconosciuta come Federazione di settore dalla Giunta di Confindustria il 25 maggio 1995.

Federvini

Federazione italiana Industriali produttori, esportatori e importatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti e affini, nasce nel 1917. Aderisce Federalimentare Confindustria, ha un’ampia rappresentanza dei produttori di vini, liquori, acquaviti aceti di aceto balsamico di Modena Igp.

Richieste

«I canali dell’ospitalità dove nostri prodotti sono protagonisti indiscussi testimonial eccezionali delle nostre bellezze, sono da mesi sotto la scure della pandemia», afferma Leonardo Venaproprietario responsabile commerciale di Lucano 1894 Srl. «La vocazione turistica del nostro Paese, penso ad esempio alla città di Matera che è stata capitale della cultura nel 2019, ma anche tutta la zona della Costiera dove nostri limoni di Sorrento sprigionano loro profumi, è un patrimonio di immenso valore. Sono alcuni dei luoghi dove nostri liquori più tipici sono consumati nelle occasioni sia familiari che di vita sociale».

Diminuire le accise

Continua Vena: «Tuttavia, la perdita che stiamo vivendo nei canali del “fuori casa” del -43% incide moltissimo su noi operatori. Il governo deve prestare attenzione alle nostre richiesteabbiamo bisogno, da un lato, di semplificare gli oneri amministrativi con la cancellazione del contrassegno di Stato, strumento ormai obsoleto, dall’altra di diminuire le accise sulle bevande e prodotti alcolici intermedi». 

La contrazione nell’Ho.Re.Ca.

Chiara Lungarottiamministratore delegato della Cantina Lungarotti. «Se proviamo però tirare le somme di quest’anno, così difficile, rileviamo l’enorme sofferenza del settore vinicolo ne è testimonianza la contrazioneche solo nell’horeca (Hotellerie-Restaurant-Café, acronimo che sottintende tutte le attività connesse ai consumi fuori casa) raggiunge una flessione pari quasi il –40%Vogliamo guardare con fiducia al futuro ma occorre essere realistici: vorremo trovare nelle istituzioni un’alleanza di intenti per sostenere le categorie che stanno subendo una contrazione senza precedenti per far sì che continuino ad essere un asse portante del valore culturale ed economico del nostro Paese».

Patrimonio economico, sociale culturale per l’Italia

«Il turismo alimenta una catena del valore lunghissima ed è attivatore di molte altre filiere produttive tra le quali quella del vino» – afferma la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – «ed è inammissibile che le istituzioni continuino non comprendere il valore aggiunto che il settore può apportare all’economia dell’intero Paese. L’enoturismo costituisce ormai un vero proprio patrimonio economicosociale culturale per l’Italia. Rappresentando la perfetta sintesi tra produzione territorio e può trasformarsi in un potente driver di promozione turistica».

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