Bruxelles, 29 Settembre 2022 – Messa a dura prova ancora una volta la fiducia dell’economia di Eurolandia (insieme dei Paesi che hanno aderito all’area della moneta unica europea, l’euro) nel mese di settembre 2022. L’indice che misura il sentiment complessivo è sceso a 93,7 punti, rispetto ai 97,3 punti del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 97,6), risultando inferiore al consensus (95 punti). La fiducia del complesso dell’Unione europea, secondo i dati diffusi dalla Direzione generale Affari economici e finanziari della Commissione europea, si porta a 92,6 punti (in calo di 3,5 punti).
Per quanto riguarda le componenti dell’indice per l’Eurozona, la fiducia dei consumatori crolla ulteriormente (-28,8 punti). Cala anche la fiducia dei servizi (4,9 punti) e dell’industria (-0,4 punti). Il calo anche il sentiment nelle costruzioni (-1,4 punti rispetto al mese precedente).
L’indice sulle prospettive del lavoro (Employment Expectations Indicator, EEI) registra invece un decremento di 1,2 a 106,7 punti nell’Eurozona e di 0,8 a 106,4 punti nell’Ue.
La Dg Economia della Commissione europea ha pubblicato oggi anche il dato relativo al clima affari della Zona Euro, che mostra segnali di leggero deterioramento, attestandosi a settembre 0,81 punti dagli 0,83 rivisti di maggio.
Regno Unito
La premier britannica Liz Truss ha difeso i tagli alle tasse annunciati la scorsa settimana, nonostante la mossa abbia scatenato le turbolenze dei mercati e costretto all’intervento della Banca d’Inghilterra per evitare “rischi” per l’economia.
«Abbiamo dovuto prendere provvedimenti urgenti per far crescere la nostra economia, per far muovere la Gran Bretagna e per far fronte all’inflazione. E naturalmente questo significa prendere decisioni controverse e difficili, ma sono pronta a farlo come primo ministro», ha dichiarato alla BBC Radio, nel suo primo commento dopo il mini-bilancio di venerdì che ha scatenato la crisi.