Eriksen, impiantato defibrillatore, futuro calcistico a rischio

 

 

Roma, 18 Giugno 2021 – In campo medico è considerato un intervento di routine quello subito da Christian Eriksen presso il Rigshospitalet, l’ospedale di Copenaghen, dove è ricoverato da sabato scorso quando si è accasciato in campo nel corso di Belgio-Danimarca.

Al giocatore è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo. Questo potrebbe cambiare, per sempre, la vita sportiva del ragazzo danese. Il futuro sportivo del giocatore dell’Inter è seriamente a rischio. Non si può escludere del tutto la possibilità di rivederlo in campo in serie A, ma a oggi si può dire che le chance sono ridotte.

Il defibrillatore è una specie di sistema di protezione che regolarizza l’aritmia cardiaca. Nel comunicato la federazione danese non ha svelato alcuna diagnosi. Ma tutto fa credere che la causa del malore in campo nel match contro la Finlandia sia una miocardite. Un’infiammazione per la quale però secondo i medici danesi, e alcuni specialisti internazionali da loro consultati, non bastava una cura farmacologica.

Solo in alcuni Paesi si può giocare con un defibrillatore

In Italia non si può continuare a giocare con un defibrillatore. In altri Paesi sì. Come nel caso dell’olandese Blind, presente nella partita contro l’Austria. L’Olanda, come pure l’Inghilterra, aprono a questa possibilità. Nel Belpaese, secondo il protocollo del Cocis (Comitato organizzativo cardiologico per l’idoneità sportiva) aggiornato nel 2017, l’ipotesi va esclusa, non si può fare uno sport di contatto con un defibrillatore attaccato al cuore.

Nuovi esami da parte dell’Inter

Tra 4-5 settimane Eriksen sarà sottoposto a nuovi esami, che stabiliranno se il rischio di aritmia è in qualche modo correggibile. Esami che l’Inter farà svolgere al calciatore a Milano, dove si ripeterà di fatto tutta la procedura medica affrontata in questi giorni al Rigshospitalet. Se così fosse, se il problema si rivelasse momentaneo, il defibrillatore verrebbe tolto. A quel punto, però, si aprirebbe comunque un lungo iter per ottenere una (non facile) idoneità.

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