Roma, 18 Marzo 2024 – Un risultato che non stupisce quello delle elezioni presidenziali russe che riconfermano Vladimir Putin alla guida del Paese fino al 2030. Stando ai dati exit poll infatti ha ottenuto l’87,4% delle preferenze conquistando così il quinto mandato, con un netto divario dagli altri candidati: Nikolaj Charitonov del Partito comunista (4,7%), Vladislav Davankov di Gente Nuova (3,6%) e Leonid Slutsky (2,5%).
Il voto nelle Regioni ucraine
Queste elezioni, che hanno visto una grandissima partecipazione da parte della popolazione (quasi il 90%), non hanno interessato solamente la Russia ma anche alcune delle Regioni ucraine annesse alla Federazione russa quali Donestsk, Kherson, Zaporizhzhia e Lugansk con un risultato schiacciante. Nel Donetsk ad esempio si parla del 95% di preferenze. Votazioni definite dal presidente Zelensky “illegittime”.
Putin: «Il Paese sarà più forte»
Giunto nel quartier generale della campagna elettorale il presidente Putin ha ringraziato i cittadini per la fiducia dimostrata nei suoi confronti e poi ha aggiunto che adesso «ci sono le condizioni per avanzare ulteriormente affinché la Russia sia più salda, più forte, più efficace. Siamo una famiglia unita» sottolinea spiegando che i piani che riguardano il futuro di Mosca e dei quali ha parlato nel corso della recente assemblea federale, saranno portati a termine con successo e che «la Russia non si farà intimidire o schiacciare dagli avversari».
La questione Navalny
Il leader del Cremlino dopo aver lanciato un monito alla Nato affermando che un eventuale conflitto sfocerebbe vicini a un nuovo conflitto mondiale, ha fatto cenno all’oppositore russo Navalny e a una proposta che lo vedeva scambiato con dei prigionieri russi a patto che non tornasse più nel Paese. Proprio ieri mentre erano in corso le elezioni, in molti sono scesi instrada a protestare davanti i seggi elettorali per il così detto “Mezzogiorno contro Putin” una manifestazione organizzata dallo stesso Navalny prima di morire e che si è svolta senza alcun incidente.
Le reazioni
“Elezioni illegali e irregolari che hanno interessato addirittura territori occupati illegalmente”. Questo il commento del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani affidato a X in merito alle presidenziali russe. Opinione sposata da molti Paesi europei come l’Estonia la cui premier Kama Kallas ha espresso parole molto dure nei confronti di Putin in una intervista alla Bbc.