Ecco il Pnrr che sarà presentato al Consiglio dei ministri

 

 

Roma, 22 Aprile 2021 – Sono due gli obiettivi chiave del Piano nazionale resistenza e resilienza (Pnrr) che sarà presentato domani al Consiglio dei ministri da parte del Mef (ministero dell’Economia e delle Finanze). Riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica. Contribuire ad affrontare la debolezze strutturali dell’economia italiana. Gli investimenti sono raggruppati in 16 componenti a loro volta suddivisi in 6 missioni.

Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

L’obiettivo principale è quello di promuovere e sostenere la trasformazione digitale del Paese e l’innovazione del sistema produttivo. Inoltre lo stanziamento delle risorse è di 42,5 miliardi di euro, quindi il 22% del totale.

Rivoluzione verde e transizione ecologica

Le risorse stanziate per rendere l’Italia più ecologica ammontano a 57 miliardi di euro, il 30%. Queste serviranno a creare investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti. Ma anche per potenziare le fonti di energia rinnovabile e per l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici. Saranno effettuati investimenti per le infrastrutture idriche e per l’idrogeno.

Infrastrutture per una mobilità sostenibile

Nel Pnrr sono inseriti finanziamenti per la mobilità sostenibile. Circa il 13% sarà convogliato in questo settore che prevede miglioramenti sui trasporti ferroviari ad alta velocità. Ma anche il potenziamento delle linee ferroviarie regionali, l’introduzione dello european rail transport management system e la digitalizzazione della catena logistica doganale.

Istruzione e ricerca

Per quanto riguarda l’istruzione il Pnrr riguarda asili nido, materne, servizi di educazione e cura per la prima infanzia. I 31,9 miliardi stanziati per questo settore aiuteranno nell’ammodernamento delle scuole che diventeranno più interattive. Previsto anche il risanamento strutturale degli edifici. Saranno anche investiti per la formazione degli insegnanti, programmi di dottorato e corsi di laurea.

Inclusione e coesione

Solo il 10% del totale, quindi 19,1 miliardi di euro, i fondi stabiliti per il mondo del lavoro. Al centro ci sarà imprenditorialità femminile. Ma riguarderanno anche le politiche attive del lavoro, la creazione di centri per l’impiego e la rigenerazione urbana.

Salute

15,6 miliardi sono le risorse stanziate dal Pnrr per il comparto salute. Le principali azioni riguarderanno l’assistenza e le cure primarie sia nelle case di comunità che negli ospedali. Si rafforzeranno anche la telemedicina e la cura in casa, con un rafforzamento delle tecnologie, degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati. Sono compresi anche programmi di formazione per il personale medico e amministrativo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *