Decreto Sostegno, ipotesi di stop ai licenziamenti fino a Giugno

 

 

Roma, 4 marzo 2021 – Altri due miliardi per vaccini, compreso il trasporto e la somministrazione, e terapie anti-Covid. Licenziamenti bloccati fino a fine giugno e proroga della Cig Covid per tutto l’anno. Queste le ipotesi preliminari del decreto Sostegno.

Medici di famiglia per i vaccini

C’è anche la possibilità della sospensione dell’invio di nuove cartelle per altri due mesi fino a fine aprile. Il decreto Sostegno sarà oggetto di riunioni continue in settimana per arrivare, secondo quanto si apprende, a una bozza condivisa entro 7-10 giorni. Per i vaccini previsto, in una prima fase, l’intervento dei medici di famiglia. In una seconda fase sarebbero coinvolte anche le farmacie.

Nel primo schema del provvedimento è previsto anche un nuovo meccanismo per gli indennizzi a fondo perduto alle imprese che dovrebbe passare attraverso una piattaforma gestita da Sogei. A questo si aggiungerebbe, per lo sci, una ulteriore dote di 600 milioni. Per la filiera della montagna, però, si starebbe ragionando su come modulare in modo diverso l’intervento. Così come la valutazione di un rafforzamento ulteriore al finanziamento per il piano vaccinale. Sarebbe ancora in discussione la modalità con cui fare ripartire la riscossione delle cartelle.

Capitolo fiscale

Lo schema di lavoro al momento indicherebbe un nuovo stop generalizzato fino al 30 aprile sia per l’invio di nuovi atti sia per il pagamento delle rate della cosiddetta “pace fiscale“. Cioè la rottamazione ter e il saldo e stralcio. Il capitolo fiscale, peraltro, potrebbe anche contenere un nuovo stralcio delle cartelle ferme da anni nel magazzino. Si ipotizza di cancellare quelle tra il 2000 e il 2015 per importi massimi fino a 5mila euro comprese sanzioni e interessi. L’intervento riguarderebbe 60 milioni di cartelle e avrebbe un costo di due miliardi tra 2021 e 2022.

Quattro fasce di indennizzo per i sostegni che andranno a una platea stimata di 2.700.000 partite Iva, siano essi professionisti o imprese. Le aliquote di ristoro saranno del 15, 20, 25 e 30% diversificate sulle differenti perdite di fatturato.

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