Decreto Sostegni, per i ristori a fondo perduto un meccanismo di calcolo

 

 

Roma, 20 Marzo 2021 – Varato il Decreto Sostegni. Comprese tutte le categorie: professionisti, partite iva, aziende e imprese, riferimenti anche ai Ristori a fondo perduto.

Professionisti e imprese

Il Decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi, prevede lo stanziamento di circa 11 miliardi di euro. Finanziata con circa un terzo dello scostamento di Bilancio, già previsto dal precedente Governo, e pari a 32 miliardi di euro.

I Ristori a fondo perduto serviranno a indennizzare un numero di 3 milioni di persone che hanno subito consistenti danni dalla crisi pandemica causata dal Covid-19 al fine di indennizzarli, almeno in parte, della grave perdita.

Il Decreto Sostegni stabilisce che questo aiuto, sotto forma di sostegno, venga concesso alle imprese che hanno subito perdite di entità superiore al 30% di fatturato nell’anno 2020.

La base per il calcolo dell’indennizzo è data dal calo di fatturato medio mensile del 2020 rispetto all’anno 2019. A questa base si applicano cinque aliquote diverse (e non le quattro precedentemente ipotizzate). Variabili dal 20 al 60% a seconda dell’ammontare del fatturato dichiarato:

– 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
– 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
– 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
– 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
– 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro

A quanto ammonta

Secondo una stima fatta dall’agenzia delle Entrate, il ristoro medio per le imprese nella prima fascia sarà di circa 2.000 euro, mentre quello che spetterà alla seconda fascia sarà di circa 5.000 euro.

Il ristoro medio previsto per quasi 3 milioni di partite iva ammonterà a circa 3.700 euro.

Gli indennizzi erogati a partite iva, imprese e aziende sarà di circa un miliardo di euro superiore a quelli già erogati lo scorso anno.

Le novità

Una importante novità sul contributo a fondo perduto per imprese e professionisti è l’eliminazioni del riferimento ai codici Ateco.

Di notevole importanza è, anche, l’innalzamento a 10 milioni di euro della soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari. Mentre nella precedente bozza di Decreto il limite era stato fissato a 5 milioni di euro.

Il Decreto Sostegni prevede per i ristori a fondo perduto un meccanismo di calcolo, dunque, più equo e con coefficienti premianti per le piccole e medie imprese.

Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro per beneficiario.

Start up e aziende appena costituite

Importante novità riguarda le start up, che potranno accedere ai Ristori a fondo perduto previsti per imprese, aziende e partite iva. E vale anche per le aziende nate nel 2019 e nel 2020.

 

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