Crisi di Governo, Mattarella respinge le dimissioni di Draghi

 

 

Roma, 15 luglio 2022 – Crisi di Governo. Dopo il Noal Senato del Movimento 5 Stelle il presidente del Consiglio ha comunicato al Consiglio dei ministri la sua decisione di dimettersi.

Dichiarazione di Draghi

«Questa sera rassegnerò le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo Governo dalla sua creazione, non c’è più. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune».

Al termine delle dichiarazioni, Draghi ha ringraziato per il lavoro svolto e i tanti risultati conseguiti ricordando che «Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli italiani».

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando avrebbe cercato di convincere, in questa occasione, il premier a un ripensamento.

Quirinale

Al termine della comunicazione il premier si è recato al Quirinale per rimettere la sua decisione nella mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale le avrebbe respinte demandando la decisione ultima alle Camere in modo tale che il premier possa effettuare una valutazione della situazione che si è venuta a creare. Da una nota di Palazzo Chigi risulta che il colloquio sia stato marcato da una certa “identità di vedute”.

La reazione della politica

Il primo ad aver espresso la propria preoccupazione per la crisi in atto è stato l’ex pentastellato ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il quale ha dichiarato che «Senza Draghi si va al buio», facendo riferimento allo stop che subirebbero inevitabilmente le manovre sull’inflazione, sul taglio del cuneo fiscale, sulle bollette, sulla benzina, sul salario minimo, per non parlare dell’innalzamento dello spread. «Mattarella ha chiesto di parlamentizzare la crisi, ma vedo molto complicata la giornata di mercoledì» conclude.

Pd

Il segretario del Pd, Enrico Letta, che in queste ore ha sempre dichiarato pieno sostegno, ha affermato: «Credo sia interesse di tutti che il Governo prosegua. Un interesse che sta maturando anche con fortissime spinte che provengono dalle parti sociali, dall’Unione europea e dal mondo del lavoro».

Il Partito democratico in una nota fa sapere che per evitare una crisi che il Paese in questo momento non può permettersi mercoledì alle Camere si appianino le divergenze createsi.

Lega

Il leader leghista Matteo Salvini attacca duramente, in una nota, il Movimento 5 Stelle, dichiarando che mentre “La Lega è stata leale per un anno e mezzo, da settimane l’Italia e il presidente Draghi erano vittime dei troppi no del M5s e delle forzature ideologiche del Partito Democratico. La Lega condivide le preoccupazioni del Paese: impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani”.

FdI

Non fa giri di parole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, per la quale questa legislatura è giunta al termine e «Daremo battaglia» ha dichiarato «affinché si restituisca ai cittadini quello che tutte le democrazie hanno e cioè la libertà di scegliere da chi farsi rappresentare».

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