Covid: in Antartide i primi casi. Era ultimo continente rimasto immune

L’Antartide, l’unico continente finora non colpito dalla pandemia di coronavirus, avrebbe registrato suoi primi casi di Covid-19. Lo riporta il Guardian. Secondo quanto riportano anche i media cileni, infatti, almeno 36 persone – 26 soldati dell’esercito sudamericano e 10 addetti alla manutenzione – nella base militare di Bernardo O’Higgins Riquelme hanno contratto il virus.

Tutti ritornati in Cile

Tutti gli infetti sono stati riportati in Cile e isolati in Patagonia, nella città di Punta Arenas, luogo di riferimento per le spedizioni antartiche. La fonte del contagio non è ancora certa ma una nave della Marina cilena aveva raggiunto la O’Higgins Riquelme all’inizio del mese per offrire supporto logistico, e alcuni membri dell’equipaggio erano risultati positivi al rientro in patria.

La “bolla” per rimanere immuni

Le nazioni con basi nell’Antartide avevano tutte posto un divieto di passaggio nella zona a tutte le navi da crociere dei ghiacci e limitato le visite solo ai supporti logistici. Creando quindi “bolle” per ognuna delle circa 40 basi presenti e rompendo una lunga tradizione di socializzazione tra militari, scienziati e personale civile.

Luogo simbolo per i “disastri” umani

Custodito come le riserve auree, l’Antartide negli ultimi anni è stato nominato più volte per spiegare il cambiamento climatico. E recentemente per essere rimasto immune al coronavirus Covid-19. Quest’ultimo primato appena infranto dal riscontro dei 36 tampone positivi nella base di ricerca cilena. La base è situata vicino alla punta più settentrionale della penisola Antartica nella regione occidentale. L’Antartide detiene il 90% delle acque dolci del pianeta ed è il più grande deserto al mondo e unico continente senza popolazione umana nativa.

Libero da confini, conflitti e sfruttamenti

Grande quasi 15 milioni di chilometri quadrati, praticamente una volta e mezza l’estensione dell’Europa, l’Antartide è sempre stata sinonimo di esplorazione e desiderio di conquista. Ma nel secondo dopoguerra era interesse della comunità scientifica mantenerla libera dalle pretese di sovranità territoriale, dai conflitti militari e dallo sfruttamento delle risorse naturali.

Il Trattato Antartico

Così il primo dicembre 1959 fu stipulato a Washington il Trattato Antartico, un accordo internazionale per tutelare il continente bianco e trasformarlo in una terra di scienza e pace. I Paesi firmatari, saliti dai 12 iniziali ai 54 attuali, hanno dato vita a un unicum nella storia del diritto internazionale. Rendendo possibili scoperte cruciali per la salute del Pianeta come quella del buco dell’ozono. Anche l’Italia ha aderito al Trattato nel 1981, diventando un membro effettivo nel 1987, dopo aver intrapreso nel 1985 la prima spedizione e aver realizzato nel 1986 la sua baseMario Zucchelli” nella Baia Terra Nova.

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