Antitrust avvia istruttoria. Società di telecomunicazione nel mirino

Roma, 21 Dicembre – Avviata istruttoria nei confronti delle società di telecomunicazione da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Società coinvolte e motivazioni

A essere prese di mira sono: Telecom Italia, Fastweb, Teemo Bidco, FiberCop, Tiscali e Kkr.

L’Antitrust ha diffuso una nota in serata nel quale è spiegato il provvedimento preso. Al centro dell’attenzione ci sono i contratti che regolano la costituzione e il funzionamento di FiberCop. In particolare gli accordi di fornitura con Fastweb e Tiscali.

La posizione degli operatori

Tim e Fastweb in una nota affermano che accolgono con favore la decisione di avviare una valutazione sugli impatti della costituzione di Fibercop, in vista della piena operatività della joint venture, attesa nel primo trimestre 2021. L’istruttoria infatti non impedirà l’avvio dell’operatività. L’Autorità si concentrerà soprattutto sul conferimento in Fibercop di Flashfiber. Società su cui si era già espressa con parere positivo due anni fa accettando gli impegni di Tim e Fastweb. Peraltro ora la nuova compagnia (newco) risponde a un modello di coinvestimento aperto, come incoraggiato dall’Ue.

“L’avvio del confronto fa seguito ad una richiesta di Tim e Fastweb. Nello spirito di collaborazione che contraddistingue da sempre la relazione dei due operatori con le Autorità di settore. Questo rappresenta un importante passaggio dopo che la Commissione europea, lo scorso 26 novembre, ha comunicato che FiberCop non sarà soggetta ad alcun obbligo di comunicazione e approvazione da parte dell’Antitrust comunitario“.

FiberCop” – scrivono le due società – “ha come obiettivo il rapido sviluppo della fibra ottica (FTTH, Fiber to the Home). In particolare la copertura del 76% delle aree nere e grigie. Si svilupperà sul modello del co-investimento aperto grazie al quale tutti gli operatori interessati potranno prendere parte al progetto. Ci saranno diverse modalità di partecipazione nell’ottica di garantire la massima concorrenza. Così come è previsto dal nuovo Codice europeo delle comunicazioni.”

Antitrust

“Lo sviluppo delle reti di telecomunicazione in fibra rappresenta un obiettivo cruciale per il nostro Paese. Può essere raggiunto in tempi rapidi solo attraverso l’esplicarsi di una sana concorrenza dinamica“. In questa prospettiva, “l’Antitrust riconoscendo le possibili efficienze dei progetti condivisi di infrastrutturazione, ha avviato un’istruttoria. Fatta per accertare che gli accordi in questione non comportino restrizioni concorrenziali non necessarie e che forniscano adeguati incentivi alla dismissione della vecchia tecnologia delle reti in rame”.

L’obiettivo

Il procedimento ha l’intento di verificare che questi accordi non creino ostacoli alla libera concorrenza tra gli operatori del settore nel medio e nel lungo termine, che siano volti ad assicurare il rapido ammodernamento delle infrastrutture di telecomunicazione fissa del Paese. L’Autorità già in occasione della creazione della società FlashFiber, ha mostrato ampia consapevolezza delle potenzialità a favore della competitività dei progetti di co-investimento. Ha infatti autorizzato il progetto con rimedi tali da garantire il raggiungimento di apprezzabili efficienze. Senza però compromettere la concorrenza infrastrutturale tra i diversi operatori.

 

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