Consumatori, sotto la lente dell’Antitrust i test comparativi

 

 

Roma, 29 Aprile 2021 – Sono molte le associazioni e le iniziative lodevoli per informare e tutelare i consumatori sui prodotti comparativi. Ma ciò che è stato portato il 28 aprile 2021 all’esame dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), da parte di una ditta che produce olio extravergine e dall’Associazione Italiana dell’Industria Olearia (Assitol) e inviato per conoscenza anche a queste associazioni dei consumatori è qualcosa che potrebbe rivelarsi doloroso se non sconvolgente.

Si parla di una ditta che produce olio extra vergine

Nel dettagliato esposto, infatti, si riporta il fatto che una rivista, quindi un’impresa editoriale con scopo di lucro, che secondo quanto evidenziato nel testo appare sotto il nome di un’associazione di consumatori, conferisce una “certificazione” chiamata “Zero Truffe” ai migliori produttori di olio italiani.

E fin qui, a parte il nome forse non proprio opportuno – perché farebbe pensare che il mercato sia pieno di aziende truffaldine – quel che richiama l’attenzione è leggere nell’esposto che (come già avvenuto in passato) a breve uscirà un nuovo test sugli oli di oliva in commercio per informare i consumatori di quali siano gli oli buoni e quelli cattivi. Dunque un’ottima iniziativa.

C’è qualcosa che non va?

Ma quando nell’esposto si legge che una nota casa produttrice di oliotramite la propria holdingè socia dell’editore della rivista che fa i test sugli oli, forse servirebbe una migliore trasparenza. Si evince che l’azienda (…) tramite la propria holding (…) è socia insieme al sig (…) amministratore unico di (…) che edita il periodico (…) che fa i test sugli oli. Non solo, oltretuttopubblicizza, sul proprio sito internet, proprio l’ottenimento dellaCertificazione Zero Truffee che ha apposto il bollino della rivista su tutte le etichette delle proprie bottiglie di olio”.

Codacons all’attacco

Il Codacons, che come le altre associazione di consumatori ha ricevuto per conoscenza l’esposto, parte all’attacco e pubblica un comunicato con cui chiede che l’Agcm faccia immediatamente chiarezza.  In particolare “che sia chiarito da parte dell’Agcm, con la massima urgenza, se sia corretto per i diritti dei consumatori che la rivista che effettua i testsponsorizzaun solo produttore con cui sembrerebbe avere condivisione di interessi.

“Il Codacons si attende dagli amici della rivista, che svolgono un utilissimo servizio per i consumatori, di chiarire al più presto quanto è all’esame dell’autorità Antitrust, dimostrando la loro assoluta indipendenza nelle valutazioni dei prodotti, valutazioni che inevitabilmente condizionano il mercato e i consumatori e anche il corretto gioco della concorrenza”.

“Sarebbe infatti alquanto strano e non molto accettabile se chi giudica come arbitro le squadre in campo possa indossare la maglietta di una di esse. E questo soprattutto per la trasparenza e la completa tutela dei consumatori italiani cui dobbiamo tenere tutti sia noi associazioni sia le riviste specializzate che fanno opinione nel mercato”.

A questo punto non resta che attendere il chiarimento da parte dell’Antitrust, ma ancora di più come consumatori, dell’azienda e della rivista interpellata. Eurocomunicazione ha volutamente evitato di inserire nomi, riviste e aziende per tutela delle parti, ma lo farà appena l’autorità preposta si esprimerà.

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