Conflitto russo-ucraino, Erdogan promuove vertice di pace

Istanbul, 9 Marzo 2024 – La Turchia tenta nuovamente di mediare la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Nel corso di una conferenza stampa congiunta a Istanbul tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo corrispettivo ucraino  Volodymyr Zelensky, il primo ha esordito affermando che il Paese è pronto a ospitare un vertice per i negoziati di pace. Inoltre è tornato sull’accordo, poi saltato, inerente l’esportazione di grano proveniente dall’Ucraina: «Ankara è pronta a sostenerlo se le due parti sono intenzionate a discuterne e sedere al tavolo delle trattative».

 

Zelensky: «Vogliamo un risultato»

Immediata la replica del presidente ucraino che, dopo aver ringraziato la Turchia per l’importantissimo sostegno che continua a fornire alla Nazione, in merito all’eventualità di un negoziato con Mosca ha sostenuto che «non si può parlare con un Paese che uccide e distrugge tutto».

«Vogliamo raggiungere un risultato» – prosegue – «e questo è rappresentato dalla pace giusta per l’Ucraina. Quindi prima i Paesi civili devono svilupparlo, successivamente si possono coinvolgere i russi che desiderano la pace. Siamo interessati a rafforzare la cooperazione bilaterale e la coproduzione con le società di difesa turche. Abbiamo bisogno anche dell’aiuto della Turchia per liberare i nostri prigionieri di guerra e tutto il nostro popolo, compresi i tatari di Crimea, tenuti prigionieri dalla Russia», ha concluso.

Kuleba: «No agli aiuti alla spicciolata»

Nel corso di una visita a Vilnius il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Ivanovyč Kuleba ha invitato l’Occidente a inviare aiuti in maniera regolare, non più “alla spicciolata” affermando che in questa maniera «il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe non estendersi oltre i confini di Kiev. Servono aiuti tempestivi». Contestualmente però sembra che Zelensky sia intenzionato a rimuovere Kuleba (per via di un possibile incarico come ambasciatore a Londra) dal suo incarico e che con molta probabilità a sostituirlo potrebbe essere il capo dell’ufficio presidenziale Igor Zhovkva alla supervisione della politica estera. Intanto su Facebook Oleh Nikolenko, portavoce del ministro, ha annunciato a sorpresa di essersi dimesso.

Canada entra nella coalizione dei droni

Da Ottawa il ministro della Difesa Bill Blair nel corso di un incontro con il suo omologo lettone, Adris Spruds, annuncia che il Canada è ufficialmente entrato a far parte della coalizione organizzata dal Paese lettone per fornire droni all’Ucraina e sviluppare le capacità di produzione dei Paesi che vi aderiscono.

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