Conflitto Israele-Hamas: chiesta evacuazione di Rafah

 

Roma, 6 Maggio 2024 – Mentre c’è attesa per la ripresa dei negoziati sulle sorti degli ostaggi e sulla fine delle ostilità tra Israele e Hamas che dovrebbero riprendere domani al Cairo, le forze di difesa israeliane stanno esortando in queste ore la popolazione di Rafah ad abbandonare la zona al confine Sud di Gaza a favore della zona di Khan Younis per dare inizio all’offensiva tanto pianificata da Israele.

Agiremo con estrema forza” recita il messaggio pubblicato su X dal portavoce dell’esercito israeliano, sottolineando che “come fatto fino ad ora” l’Idf punta a neutralizzare le organizzazioni terroristiche presenti nella zona e che «tutti coloro che sono vicini alle organizzazioni terroristiche mettono a rischio la propria vita e quella della propria famiglia” il tutto seguito dall’avvertimento che Gaza City è ancora una zona di combattimento e da un accorato appello alla popolazione e agli sfollati di abbandonare le proprie abitazioni.

Gallant: «Pronta operazione su Rafah»

La richiesta di Israele giunge dopo le affermazioni del segretario di Stato americano Antony Blinken che parlando dell’operazione di Rafah aveva commentato la questione sostenendo che senza un piano adeguato per tutelare ala popolazione civile i danni avrebbero oltrepassato il limite dell’accettabile. Ieri invece il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant ha sottolineato che l’operazione su Rafah “inizierà nell’immediato futuro” poiché da Hamas giungono segnali contrastanti in merito al raggiungimento di un accordo.

Netanyahu: «Nessuna resa»

Contestualmente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu afferma che «Israele non accetterà alcuna richiesta di Hamas il cui significato sia la resa e il ritiro dell’esercito dalla striscia di Gaza», Israele infatti non intende in alcun modo lasciare la zona sotto il controllo di Hamas che potrebbe rimettere insieme i pezzi per altre nuove offensive. «Israele continuerà a combattere fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi».

Immediata la replica di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas che accusa Netanyahu di essere il responsabile dell’allargamento del conflitto e di aver sabotato ogni sforzo a negoziare da parte dei Paesi mediatori. Per Haniyeh infatti Hamas è pronta a negoziare la fine della guerra e a trovare un accordo serio sulla questione degli ostaggi.

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