Confindustria, prospettive positive per la produzione industriale

 

 

Roma, 2 Ottobre 2021 – “Si ferma la salita della produzione industriale in agosto (-0,2%) e settembre (-0,3%). Rimangono positive le prospettive“. Questo è quanto emerge dall’indagine rapida sulla produzione industriale del Centro studi di Confindustria. Inoltre, “è cresciuta nel terzo trimestre del 2021” – secondo quanto rilevato dalle imprese intervistate – “dello 0,5% trimestrale. Ovvero un ritmo fisiologicamente più contenuto di quanto osservato nei primi due (quando era aumentata rispettivamente di +1,2% e +1,5%). D’altra parte sono migliorate le attese sull’andamento dell’economia nei prossimi tre mesi“.

Prospettive positive

Secondo gli economisti di via dell’Astronomia, “le prospettive rimangono quindi positive. La domanda si è confermata forte come testimoniato non solo dal dato elevato in prospettiva storica dei giudizi sugli ordini, ma anche dal quinto mese consecutivo di giudizio negativo sulle scorte”.

“L’incertezza sulle possibili ricadute economiche di eventuali irrigidimenti delle restrizioni amministrative dovute alla pandemia si è molto attenuata grazie alle percentuali di copertura raggiunte dalle vaccinazioni“. Sul fronte della produzione industriale l’indagine rivela che “gli indicatori congiunturali relativi al terzo trimestre hanno continuato a segnalare una dinamica espansiva dell’attività nell’industria, ma in leggera attenuazione: la fiducia delle imprese manifatturiere e dei servizi ad agosto e settembre è peggiorata, per via del rallentamento dei giudizi e delle attese sui livelli di produzione, e sugli ordini (ancora comunque molto espansivi), per via del canale estero”.

“Nonostante il grado di utilizzo degli impianti da parte delle imprese manifatturiere nel secondo trimestre abbia raggiunto il valore più alto dal dicembre 2018 (77,4%), la scarsità di manodopera e l’insufficienza di materiali sono stati percepiti come fattori di crescente ostacolo alla produzione“.

Problema rilevato anche nei partner commerciali

L’indice pmi manifatturiero di settembre ha mantenuto un profilo espansivo per il quindicesimo mese consecutivo, ma meno che in agosto. “In termini trimestrali, la media del terzo è stata più bassa del 2,3% rispetto a quella del precedente. Secondo le imprese del campione di IHS-Markit, hanno pesato negativamente le interruzioni sulla catena di distribuzione. Che hanno indotto un ulteriore allungamento dei tempi medi di consegna e un incremento del lavoro inevaso. Un altro elemento che potrebbe aver inciso negativamente a settembre è la moderazione dell’attività economica dei partner commerciali. Questo potrebbe dispiegare alcuni effetti sfavorevoli anche nei mesi a venire. La produzione tedesca nel secondo trimestre è scesa dell’1% congiunturale, quella francese dello 0,9%”.

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