Colpo di Stato nel Burkina Faso, arrestato il presidente Kaboré

 

 

Ouagadougou, 24 gennaio 2022 – Secondo le informazioni dei media locali c’è stato un colpo di Stato nel Burkina Faso. Il presidente Roch Marc Christian Kaboré è agli arresti. Già da ieri mattina si sono diffuse voci di un possibile golpe. Precisamente da quando in diverse caserme del Paese, incluse quelle nella Capitale, i militari si sono ammutinati.

Richieste dei soldati

I militari hanno chiesto a Kaboré di firmare le dimissioni entro 72 ore. Questa mattina diversi veicoli blindati della flotta presidenziale erano crivellati di proiettili. Uno era macchiato di sangue. I residenti del quartiere presidenziale riferiscono di pesanti spari durante la notte.

Il governo aveva smentito le voci di domenica secondo cui era in corso un colpo di Stato mentre spari prolungati risuonavano per ore da diversi campi militari. Il tutto era iniziato domenica 23 gennaio, quando spari hanno iniziato a risuonare per ore da diversi campi militari. I soldati ribelli hanno preso il controllo della caserma militare Lamizana Sangoule nella Capitale del Paese africano, chiedendo riforme dell’esercito e cure migliori per i soldati e le famiglie dei feriti.

I soldati hanno fatto parlare un uomo al telefono con l’Associated Press che ha spiegato che i militari chiedono condizioni di lavoro migliori per l’esercito del Burkina Faso, che si trova a far fronte a una escalation di violenze dei militanti islamici. Tra le richieste vi sono anche un aumento della forza lavoro nella battaglia contro gli estremisti e una migliore assistenza ai feriti e alle famiglie dei morti. I soldati ribelli vogliono anche sostituire la gerarchia militare e dell’intelligence.

Gli ammutinamenti militari seguono l’imponente protesta di piazza di sabato 22 gennaio, vietata dalle autorità e dispersa con gas lacrimogeni. La manifestazione è stata organizzata per sostenere il popolo maliano vittima disanzioni ingiuste dell’Ecowas e dell’Uemoa”. E per chiedere le dimissioni del presidente, incapace, secondo i manifestanti, di arginare la spirale del terrorismo che invade il Burkina dal 2015.

 

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