Cgia: 2,2 milioni di famiglie in povertà energetica

Milano, 23 Settembre 2023 – In Italia 2,2 milioni di famiglie soffrono di povertà energetica. È quanto emerso dall’analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia (Confederazione generale italiana dell’artigianato) che ha elaborato i dati ripresi dal Rapporto OIPE 2023. Da quanto emerge, i nuclei familiari più a rischio sono costituiti da un numero elevato di persone le quali versano in condizioni di disagio economico che vivono in abitazioni in cattivo stato di conservazione, scarsamente riscaldate in invero o rinfrescate in estate, con scadenti livelli di illuminazione.

Povertà energetica

Quando si parla di povertà energetica in riferimento a Paesi come l’Italia, si intende la difficoltà legata al costo dell’energia in relazione alle risorse economiche a disposizione del nucleo familiare, pertanto, come spiegato anche da Ivan Faiella, ricercatore dell’Oipe (Osservatorio italiano sulla povertà energetica), «vivere in povertà energetica significa non avere gli strumenti per poter accedere ai servizi energetici di base senza incorrere in difficoltà economiche»

Dati sottodimensionati

L’allarme lanciato dalla Cgia preoccupa soprattutto perché i dati, come sostenuto dall’Ufficio, sono sicuramente sottodimensionati, in quanto si riferiscono a prima dello shockenergetico del 2022. I maggiormente colpiti dalla povertà energetica sono disoccupati, pensionati che vivono soli e, addirittura, i lavoratori autonomi. Rientrano nella casistica anche i nuclei familiari che utilizzano il gas come fonte principale di riscaldamento, soprattutto al Sud. Va meglio per i nuclei familiari che utilizzano antri tipi di combustibile, come bombole, legna, cherosene o pellet.

Divario Nord – Sud

Parlando invece della povertà energetica a livello territoriale, per la Cgia il Sud è ancora una volta quello più svantaggiato. La situazione più critica si verifica in Calabria, dove circa 16,7% delle famiglie si trova in difficoltà. Troviamo poi la Puglia con il 16,4%, il Molise al 16% la Basilicata col 15% e infine la Sicilia con il 14,6%. Va meglio al Nord dove il fenomeno della povertà energetica colpisce il 5,3% delle famiglie della Lombardia e il 4,8% in Liguria. Il dato medio nazionale è pari all’8,5% ed è in crescita dello 0,5% rispetto al 2020.

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