Caro benzina, in Italia prezzi proibitivi

 

 

Roma, 10 Luglio 2022 – Gli “scontisu accise e Iva del Governo non salvano i viaggi in auto degli italiani dato che i prezzi della benzina diventano proibitivi. Forse sarebbe meglio utilizzare aerei o treni last minute, ma bisogna considerare il caos dei trasporti di questi giorni.

Studio Codacons

Secondo quanto risulta da un’indagine dell’associazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons) il record del caro benzina spetta alla tratta (la più lunga presa in esame) Bolzano -Trapani. Infatti, per percorrerla in auto (distanza totale 1.646 km) occorre spendere tra andata e ritorno quasi 400 euro per i rifornimenti di carburante. Quindi +83,5 euro sul 2021 (332,8 euro la spesa per il gasolio, quasi +87 euro rispetto all’estate del 2021).

Ma anche per andare da Torino a Reggio Calabria con un’auto a benzina e percorrere i 1.362 km che separano le due città, si deve mettere in conto, quest’anno, tra andata e ritorno, una media di 330,8 euro, con un aggravio di spesa di circa 69 euro rispetto all’estate del 2021. Se l’auto è a gasolio, si spendono circa 275,4 euro. Ma il rincaro su base annua è più elevato (+71,9 euro), nonostante con un litro di questo carburante si percorrano mediamente più chilometri rispetto alla benzina.

Sempre il Codacons, in un altra indagine, sottolineava la maxi stangata in arrivo sulle vacanze degli italiani. A incidere in particolare soprattutto gli spostamenti per raggiungere le località di villeggiatura. “Un litro di benzina costa oltre 1/4 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Per un pieno di benzina si spendono in media 22,5 euro in più rispetto al 2021, spesa che sale a +27,4 euro per un pieno di gasolio“.

La maggiore spesa su base annua “raggiunge oggi quota +540 euro a famiglia in caso di auto a benzina, e addirittura +658 euro in caso di auto diesel, solo per i maggiori costi di rifornimento e senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio. Evidente che il taglio delle accise prorogato dal Governo al 2 agosto non è una misura sufficiente“.

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