Carne coltivata, Essere Animali: bene ritiro in Ue proposta italiana

 

 

Milano, 16 Ottobre 2023 – Il 13 ottobre l’Italia ha ufficialmente ritirato la notifica Tris (sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche, dall’acronimo inglese Technical Regulations Information System database) per il disegno di legge presentato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che prevede il divieto di produzione e vendita di carne a base cellulare. Questo nei fatti significa che il ddl non potrà essere approvato né entrare in vigore in assenza di un vaglio e approvazione dell’Unione europea.

Perché è importante

La notifica Tris è infatti una procedura che mira a prevenire la creazione di barriere nel mercato interno dell’Unione europea. Gli Stati membri devono notificare alla Commissione europea i progetti legislativi relativi a prodotti, che vengono poi analizzati alla luce della legislazione Ue. Gli altri Stati membri, e tutti gli stakeholder coinvolti, partecipano a questa procedura e hanno la possibilità di esprimere il loro parere.

Essere Animali e altre organizzazioni europee che lavorano per la promozione di un’alimentazione più sostenibile avevano già depositato il proprio contributo sul portale della Commissione, esprimendo profonda preoccupazione per una decisione che rappresenta un freno alla possibilità di sviluppare e commercializzare un prodotto che non proviene dagli allevamenti intensivi, non richiede l’uso di antibiotici e altri farmaci, né produce tonnellate di deiezioni estremamente inquinanti. Come se non bastasse la proposta prevede restrizioni all’utilizzo di denominazioni molto comuni per i prodotti a base vegetale.

Rischio di una bocciatura da parte della Commissione europea

Solo dopo un esito positivo alla notifica Tris il Parlamento avrebbe potuto approvare la legge in questione, ma sappiamo che alcuni Stati membri si erano espressi negativamente rispetto al divieto voluto dal Governo italiano. Il ritiro della notifica può essere visto come un modo per evitare una bocciatura ufficiale da parte della Commissione europea, e al momento sancisce uno stop a questo provvedimento.

«L’Unione europea, con il piano Farm to Fork, si è già espressa chiaramente sulla necessità di rendere più sostenibile il nostro sistema alimentare e sostenere il settore plant-based e le innovazioni in ambito alimentare che possono facilitare proprio la transizione a consumi più sostenibili. Ha già inoltre bocciato da tempo le proposte che prevedono restrizioni sulle denominazioni delle alternative vegetali alla carne, e si è impegnata a finanziare la ricerca sulla carne coltivata tramite il progetto Horizon Europe».

«Questa è la strada da prendere e siamo felici di vedere che l’approccio ideologico e antiscientifico del Governo italiano stia trovando un muro difficile da superare, tanto da trovarsi costretto a fare un grande dietrofront. Altri Paesi Ue, infatti, stanno investendo in queste innovazioni e settori importanti per il futuro del cibo e del nostro Pianeta: ci auguriamo che anche l’Italia non perda questa importante opportunità», ha commentato Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali.

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