Campagna vaccinale europea, Austria si stacca dall’Ue

 

 

Bruxelles, 5 Marzo 2021 – La strategia di acquisto comune dei vaccini doveva essere il successo della condivisione e della solidarietà europea. Ma tutto torna in discussione con i ritardi delle consegne che si accumulano. Ma anche con la lentezza burocratica delle autorizzazioni e la campagna vaccinale che in alcuni Stati membri procede a singhiozzo.

Austria

A far saltare il tavolo questa volta è il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, che riconosce la correttezza della politica comune di approvvigionamento dell’Ue ma critica l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) perché “troppo lenta“. Sia nell’approvare i vaccini, sia per le “strozzature nella produzione delle dosi“.

Con i Paesi partner saranno portate avanti congiuntamente anche le ricerche sulle possibili cure da Covid-19. Il cancelliere austriaco spiega che la decisione di accettare che l’Ue fornisca i vaccini agli Stati membri era corretta in linea di principio. Ma l’Ema è stata troppo lenta ad approvare i vaccini mentre le aziende farmaceutiche hanno accumulato troppi ritardi nelle forniture.

L’accordo

Israele, Danimarca e Austria hanno deciso di unire le forze nella lotta contro Covid-19. Hanno fatto un investimento nella ricerca e nell’introduzione di vaccini per proteggere le persone da nuove ondate e mutazioni del Coronavirus. I leader  hanno spiegato che l’alleanza metterà in piedi un sistema di distribuzione dei vaccini basato su quello usato in Israele, uno dei Paesi leader nella campagna di vaccinazione in rapporto alla popolazione.

I costi e i tempi necessari per lo sviluppo del progetto sono ancora in fase di elaborazione. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato: «Riteniamo che unendo le risorse di tre Paesi piccoli ma molto capaci e dotati, possiamo affrontare meglio queste sfide». Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha aggiunto: «Questa pandemia può essere superata solo attraverso la cooperazione globale». L’Austria è tra i numerosi membri dell’Unione Europea scontenta per la lentezza della campagna vaccinale.

Kurz e il primo ministro danese Mette Frederiksen si sono uniti a Netanyahu in una palestra in Israele per osservare come funziona la vaccinazione e la relativa certificazione. Solo le persone con il badge che indica lo stato di vaccinato possono utilizzare le palestre e andare ai concerti.

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