Brexit, Johnson: «accordo ancora lontano, ma ci proviamo»

Bruxelles, 13 Dicembre – Continuano i negoziati tra Unione europea e Regno Unito. Il quadro per le future relazioni definito nella dichiarazione politica concordata da entrambe le parti a ottobre 2019.

Proroga

Il capo negoziatore dell’Ue per la cosiddetta Brexit, Michel Barnier, aggiornerà i 27 ambasciatori domattina in Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti) alle 8,30. Gli ambasciatori prenderanno in esame la situazione.

«I nostri team negoziali hanno lavorato giorno e notte negli ultimi giorni. E malgrado la stanchezza dopo quasi un anno di colloqui, nonostante il fatto che le scadenze siano state oltrepassate più e più volte, pensiamo che a questo punto sia responsabile andare ai tempi supplementari», hanno affermato il primo ministro Boris Johnson e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta.

Ue

La von der Leyen ha annunciato la proroga delle trattative per scongiurare il “no deal“, il “nessun accordo”. La scadenza prevista era fissata per oggi, domenica 13 dicembre. «Ho avuto una telefonata utile e costruttiva con Boris Johnson. Ci sarà dunque un miglio extra per cercare di raggiungere un’intesa».

Uk

Il premier britannico Boris Johnson ha convocato una riunione del suo consiglio dei ministri, al termine della telefonata con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Nel corso della quale si è deciso che i negoziati sulla Brexit proseguiranno.

«Ue e Regno Unito sono ancora molto lontani sui nodi cruciali residui del negoziato e un no deal resta al momento l’epilogo più probabile». Ha dichiarato il premier britannico dopo l’annuncio della prosecuzione dei colloqui.

«Noi vogliamo provare con tutto il cuore a raggiungere un accordo di libero scambio con Bruxelles» – ha precisato Johnson – «il Regno si sta preparando anche al no deal senza paura».

Eurodeputato McAllister

«Il Parlamento europeo è pronto e disposto ad avallare una partnership equilibrata e ambiziosa col Regno Unito. Ma deve proteggere l’integrità del mercato unico e i nostri standard comuni». Così l’eurodeputato tedesco David McAllister (Ppe), presidente della Commissione per gli Affari esteri e coordinatore per i negoziati con il Regno Unito del Parlamento europeo, su Twitter.

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