Bozza del Recovery plan: Gualtieri la invia ai colleghi di Governo

 

Roma, 12 Gennaio 2021 – Consegnata la nuova bozza del Recovery plan da parte del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il documento sarà oggetto di discussione oggi alle 21 e 30 in Consiglio dei ministri.

Tre fondamenti

Composto da 171 pagine, che a loro volta contengono 6 missioni, 47 linee d’intervento e 4 tabelle. La bozza del Recovery plan è fondata su tre fondamenti principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. E anche donne, giovani e sud sono tra le priorità sulle quali il governo vuole porre l’attenzione.

Sale l’importo

Data l’aggiunta dei fondi per la coesione e delle risorse relative alla programmazione di bilancio 2021-26 il valore complessivo del piano sale da 209 a 310 miliardi . I soldi da investire per il rilancio ammontano a 222 miliardi, di cui 144,2 per nuovi interventi.

I fondi destinati alla sanità sono più che raddoppiati rispetto alla bozza di dicembre, passando da 9 a 19,72 miliardi. Aumento anche le risorse per istruzione e ricerca (da 27,91 a 28,49 miliardi) e quelle per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (da 45,86 a 46,18 miliardi). Invariati gli importi stanziati per gli altri capitoli di spesa: 68,9 miliardi per rivoluzione verde e transizione ecologica, 31,98 miliardi per infrastrutture e mobilità sostenibile, 21,28 miliardi per inclusione e coesione. 30 miliardi della programmazione di bilancio al 2026 andranno alle politiche per la famiglia, per finanziare l’assegno unico a partire da quest’anno.

Sempre irrisoluta la governance

Poche righe rivolte al problema della governance: “Il Governo, sulla base delle linee guida europee per l’attuazione del Piano” – si legge nella bozza – “presenterà al Parlamento un modello di governance che identifichi la responsabilità della realizzazione del Piano. Ma  garantisca, anche, il coordinamento con i ministri competenti a livello nazionale e gli altri livelli di governo e monitori i progressi di avanzamento della spesa”.

Altre riforme previste

“Il Piano è accompagnato da riforme che puntano a rafforzare l’ambiente imprenditoriale, ridurre gli oneri burocratici e rimuovere i vincoli che hanno rallentato gli investimenti“. In particolare, “la riforma della giustizia e quella dell’Irpef. Con la riduzione delle aliquote effettive sui redditi da lavoro, dipendente e autonomo, in particolare per i contribuenti con reddito basso e medio-basso. In modo da aumentare il tasso di occupazione, ridurre il lavoro sommerso e incentivare l’occupazione delle donne e dei giovani”.

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