Bolsonaro accusato di diffondere informazioni false sul sistema elettorale

 

 

Brasilia, 5 Agosto – Negli ultimi giorni sono tanti i manifestanti che si sono riuniti in tutte le piazze del Brasile per sostenere Bolsonaro. “Voto stampato e verificabile”, recitano i cartelloni con i colori del Paese a sostegno della guerra contro il sistema di voto elettronico alle elezioni fatta dal presidente.

Accusa

Abuso di potere politico ed economico“, questa l’inchiesta aperta lunedì scorso dal Tribunale superiore elettorale nei confronti di Bolsonaro.

L’accusa è di aver diffuso false informazioni nei suoi costanti attacchi e senza prove contro il sistema elettorale. Il giudice della Corte suprema, Alexandre de Moraes, ha assunto la decisione su richiesta del Tribunale superiore elettorale in quanto Bolsonaro avrebbe contestato il sistema di voto elettronico e messo in dubbio la legittimità delle elezioni programmate nel 2022.

Il magistrato ha precisato che gli accertamenti della Corte suprema saranno volti a verificare se il Capo dello Stato sia colpevole di ingiuria, diffamazione, calunnia e uso improprio dei canali di comunicazione ufficiali.

Le critiche di Bolsonaro

Il presidente ha criticato a lungo il voto elettronico, introdotto in Brasile nel 1996, e intensificato i suoi attacchi in vista delle elezioni dell’ottobre 2022.

La scorsa settimana, in diretta sui suoi canali social, Bolsonaro ha anche mostrato un video che traccia i voti delle presidenziali del 2014 e che, secondo lui, sarebbero stati truccati. «Non c’è modo di dimostrare che nelle elezioni ci sia stata o no frode. Ma ci sono diverse indicazioni che rivelano questi crimini», ha dichiarato al suo pubblico durante la presentazione di quasi tre ore.

I sondaggi d’opinione collocano il leader 66enne dietro l’ex presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva nella corsa presidenziale.

Ci sono timori che Bolsonaro possa provare a usare le accuse di frode per minare le elezioni del prossimo anno se perde. Proprio come ha fatto l’ex presidente degli Usa Donald Trump.

Il presidente del Brasile contrattacca affermando: «Mi rifiuto di essere intimidito. Continuerò a esercitare il mio diritto alla libertà di espressione, di critica, di ascolto e soprattutto di risposta alla volontà del popolo».

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