Birmania, almeno 133 vittime nell’attacco al villaggio di Pazi Gyi

 

 

Roma, 13 Aprile 2023 – “Sono almeno 133 le vittime civili comprese donne e bambini che hanno perso la vita nell’attacco aereo dello scorso martedì intorno alle ore 8, lanciato dalla giunta della Birmania contro il villaggio di Pazi Gyi” nel comune di Kanbalu della Regione di Sagaing, a circa 150 chilometri a ovest di Mandalay, la seconda città del Paese. A dare la notizia è Aung MyoMin, ministro dei Diritti umani del Governo di Unità Nazionale deposto dai militari in seguito al colpo di Stato del 2021.

La rivendicazione dell’attacco

Zan Min Tun, portavoce della giunta regionale della Birmania ha rivendicato l’attacco, confermando che questo si è svolto mentre si teneva nel villaggio di Pazi Gyi la cerimonia di apertura di un ufficio della Forza di Difesa Popolare. «Abbiamo attaccato quel luogo» dichiara.

Le testimonianze

Come raccontato da alcuni testimoni alla Cnn, molte famiglie si erano ritrovate per l’inaugurazione dell’ufficio che ha coinciso con i festeggiamenti del capodanno di Thingyan. Dalle testimonianze emerge che poco prima delle 8 ora locale un aereo della giunta ha bombardato il villaggio mente intorno alle 17.30 i jet della giunta sono tornati aprendo nuovamente il fuoco.

La condanna dell’Asean

Ferma la condanna dell’Asean, Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico che in una dichiarazione pubblica in Indonesia, ha dichiarato che “tutte le forme di violenza devono cessare immediatamente, in particolare l’uso della forza contro i civili”, ricordando quanti hanno perso la vita nel corso dell’attacco aereo.

L’attacco al monastero di Shan

L’attacco al villaggio di Pazi Gyi fa seguito ai fatti avvenuti lo scorso 13 marzo presso il monastero nello Stato di Shan, quando l’esercito birmano ha attaccato la minoranza Karen, una delle etnie presenti in Myanmar che vivono sparsi tra circa dieci campi stanziati lungo il confine tra Birmania e Thailandia, uccidendo oltre 30 persone.

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