Birmania, elicotteri del regime attaccano scuola e uccidono sette bambini

 

 

Roma, 20 Settembre 2022 – Il regime militare che in Birmania ha preso il potere lo scorso febbraio, escludendo con la forza l’esecutivo regolarmente eletto e presieduto da Aung San Suu Kyi, continua a compiere violenze di ogni genere. Alcuni elicotteri hanno effettuato l’ennesimo attacco contro una scuola, che sorge precisamente a Let Yet Kone, a Tabayin, in corrispondenza dei territori centro settentrionali del Paese. E non molto lontana da Mandalay, una delle maggiori città della Birmania. L’azione militare ha provocato la morte di tredici persone tra cui sette bambiniLe Nazioni Unite hanno potuto appurare di recente che si tratta oramai di una terribile prassi praticata dalle truppe del nuovo regime.

Difatti, dall’inizio dell’anno, sarebbero stati contati almeno 260 attacchi nei confronti di edifici scolastici. La responsabile della scuola ha reso noto che aveva cercato invano di condurre gli studenti al riparo nel mentre gli elicotteri avevano iniziato a effettuate l’attacco. Ma l’utilizzo di mitragliatrici e altre armi pesanti non ha lasciato sufficienti opportunità per rimanere completamente indenni. L’istituto si trova all’interno di un monastero buddista e accoglie i più piccoli, ossia coloro che frequentano dall’asilo alle elementari.

La responsabile scolastica: «Hanno continuato a sparare dall’aria per un’ora»

La responsabile della scuola è stata testimone di tutto quello che è avvenuto durante e dopo l’attacco: «Non si sono fermati neanche per un minuto. Tutto quello che potevamo fare in quel momento era cantare mantra buddisti».

Sembrerebbe che a seguito dell’aggressione un centinaio di soldati abbiano fatto irruzione all’interno del complesso religioso dover sorge la scuola, sparando all’impazzata. Dopodiché avrebbero ordinato a tutti di abbandonare i vari edifici. In molti avrebbero presentato delle ferite di vario genere una volta usciti allo scoperto. Alcune persone sarebbero state arrestate con l’imputazione di appartenere alla Forza di difesa popolare antigovernativa, quindi alla resistenza al nuovo regime.

Le vittime invece, come è stato affermato in precedenza, sarebbero state sette, di cui sei studenti e un ragazzo di tredici anni che si trovava a lavorare nei pressi dell’edificio scolastico. Altre sei persone avrebbero perso la vita nel medesimo attacco, ma in altre zone del villaggio dove si è verificato l’evento. Sembrerebbe che gran parte della stampa birmana sia controllata e abbia fatto intendere che le operazioni, come altre di questo tipo, siano necessarie e di carattere preventivo. Nel senso che sarebbero finalizzate a snidare nuclei di sovversivi, che si nasconderebbero e opererebbero, in maniera occulta, nei confronti delle neonate autorità governative.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *