Bce, nuovo scudo anti-spread

 

 

Milano, 15 Giugno 2022 – «Oggi abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell’attività di reinvestimento. Inoltre abbiamo chiesto ai nostri comitati di lavorare in maniera accelerata sul concepimento di nuovo strumenti per contrastare la frammentazione nel caso in cui il reinvestimento non bastasse. Per cui nel caso in cui il reinvestimento non bastasse state tranquilli, siamo pronti». Ad affermarlo Klaas Knot, componente del consiglio direttivo della Bce e presidente della Nederlandsche Bank, intervenendo a Young Factor.

Uffici tecnici al lavoro

Durante il vertice straordinario dei banchieri centrali della Bce, in videoconferenza, si è fatto il punto “sulla situazione dei mercati”. I governatori dell’Eurotower hanno deciso di incaricare gli uffici tecnici diaccelerare il completamento di un nuovo strumento anti-frammentazione” da sottoporre poi al Consiglio direttivo. Nella nota dopo l’incontro virtuale si spiega che è stato deciso di applicare flessibilità nei reinvestimenti dei rimborsi in scadenza del programma Pepp, il piano d’acquisto di titoli lanciato per contrastare la crisi del Covid. Questo, “al fine di preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Condizione preliminare affinché la Bce sia in grado di realizzare il suo mandato di stabilità dei prezzi“. Una mossa che ha spinto ulteriormente al ribasso lo spread e fatto volare Piazza Affari con le banche e l’euro.

Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo della Bce, intervenendo alla commissione Econ del Pe, afferma: «Il messaggio principale del comunicato della Bce è che in questa fase di normalizzazione per raggiungere gli obiettivi dell’inflazione, noi potremmo trovare sulla nostra strada una iper-reazione dei mercati. Ciò potrebbe impedirci di fare la nostra politica monetaria, di aggiustare la nostra linea. Una cosa deve essere molto chiara: lo scudo anti-frammentazione non impedisce la nostra politica monetaria. Ma è condizione necessaria per portare l’inflazione di nuovo al 2%».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *