Assegno di inclusione, dal 26 gennaio primi accrediti

Roma, 3 Gennaio 2024 – Dall’8 gennaio 2024 sarà possibile fare la domanda per l’assegno di inclusione anche al Caf oltre che attraverso il sito dell’Inps. Per rendere più comprensibile il percorso di accesso il ministero del Lavoro ha pubblicato una piccola guida per i beneficiari.

 

L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio (grave disagio bio-psico-sociale) e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Chi può accedere all’assegno di inclusione

Il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di un Isee in corso di validità di valore non superiore a 9.360 euro oppure un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza dell’assegno. Questo è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.

Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Per percepire l’assegno di inclusione il patrimonio immobiliare deve avere ai fini Imu un valore non superiore a 30.000 euro. Tale importo andrà calcolato decurtando dal patrimonio immobiliare complessivo il valore, ai fini Imu, della casa di abitazione.

L’importo massimo detraibile per la casa di abitazione è pari a 150.000 mila euro. Il valore del patrimonio mobiliare non deve invece essere superiore a 6.000 euro, accresciuto di 2.000 per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Questi massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo.

Primi pagamenti dal 26 gennaio

L’Inps, che attiverà una campagna informativa, rende noto che dal 26 gennaio i primi accrediti relativi alle domande di assegno di inclusione “presentate dal 18 dicembre al 7 gennaio e comunque entro il mese di gennaio 2024, in presenza di patto di attivazione digitale sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell’istruttoria”. Inoltre ricorda che “per poter accedere al beneficio è necessario presentare la domanda, effettuare l’iscrizione al sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa e sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare. In caso di sottoscrizione tardiva” – spiega ancora l’Inps – “il riconoscimento del beneficio decorrerà dal mese successivo e per tale motivo l’Istituto ha previsto una campagna di comunicazione per sollecitare i richiedenti la misura per i quali non risulti sottoscritto un patto di attivazione”.

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