Allarme Aiea per la centrale nucleare a Zaporizhzhia

 

Roma, 16 Aprile 2024 – Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, fa sapere che i recenti attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, stanno violando uno dei principi concordati per ridurre i rischi per la sicurezza della centrale. “Negli ultimi 10 giorni il primo di questi principi è stato violato ripetutamente, segnando un cambiamento radicale, un aumento del rischio per la sicurezza nucleare e la protezione dell’impianto”, ha affermato riferendosi al principio secondo cui non dovrebbero esserci attacchi di alcun tipo da o contro l’impianto e ricordando al Consiglio che l’anno scorso aveva delineato i principi per garantire la sicurezza dello Znpp per scongiurare il pericolo di un incidente nucleare e ha invitato la Russia e l’Ucraina a rispettarli.

Cinque principi

Nel maggio 2023 Grossi e l’Aiea hanno proposto che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sostenesse cinque principi per garantire la sicurezza dello Znpp:

  1. non dovrebbero esserci attacchi di alcun tipo da o contro l’impianto;
  2. lo Znpp non dovrebbe essere utilizzato per lo stoccaggio o come base per armi pesanti o personale militare che potrebbe essere utilizzato per un attacco dall’impianto;
  3. l’energia esterna all’impianto non dovrebbe essere messa a rischio;
  4. tutte le strutture e i sistemi essenziali per il funzionamento sicuro della Znpp dovrebbero essere protetti da attacchi o atti di sabotaggio;
  5. non dovrebbe essere intrapresa alcuna azione che possa compromettere questi principi.

Ieri il Wall Strett Journal aveva riferito dell’intenzione del presidente russo Vladimir Putin di riattivare la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nel frattempo è stato spento l’ultimo dei sei reattori dell’impianto: tutti sono ora in uno stato di arresto a freddo, che è considerato il più sicuro per evitare incidenti.

La richiesta di Zelensky

Gli alleati occidentali «ci difendano come hanno fatto con Israele». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto agli alleati l’invio dei sistemi di difesa aerea concessi a Tel Aviv.

«Quando gli alleati agiscono come uno in modo molto coordinato, non un singolo missile raggiunge obiettivi in ​​Israele» ha sottolineato anche il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. «Anche se non potete agire come agite in Israele dateci tutto quello di cui abbiamo bisogno e noi faremo il resto». Si calcola che per coprire l’intero Paese Kiev avrebbe bisogno di 26 sistemi di difesa Patriot.

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