Causa legale a Pfizer: l’Avvocatura dello Stato scende in campo

Roma, 22 Gennaio 2021 – L’Avvocatura dello Stato italiano è pronta a una guerra legale al colosso Pfizer per le mancate consegne di dosi del vaccino. Dall’ufficio del commissario Arcuri giunge la notizia che parteciperà “a una riunione molto puntuale con l’Avvocatura per concludere molto presto l’istruttoria. Non è una stima, è una triste certezza. Non mi servono le rassicurazioni, mi servono i vaccini”.

Piano vaccinale continua

Il piano dei vaccini prosegue con i preparativi per la campagna vaccinale di massa, anche se il calo nelle consegne da parte di Pfizer fa allontanare la data prevista. Il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri pubblica il bando che prevede la realizzazione delle prime 21 primule. In ogni capoluogo d’Italia prevista la costruzione di un gazebo. La struttura prevede una superficie complessiva di circa 315 metri quadri, una pianta circolare di circa venti metri di diametro, una sala d’attesa, punti di somministrazione e anamnesi. E anche una sala di attesa post vaccino, con una permanenza prevista di quindici minuti, per il controllo su eventuali reazioni.

Nelle Regioni

La campagna over 80 in alcune Regioni rimandata di una settimana data la mancanza di dosi Pfizer. Nel Lazio le prenotazioni inizieranno dal 1 febbraio anziché dal 25 gennaio, mentre le somministrazioni ci saranno dall’8 febbraio.

In Liguria, secondo il governatore Toti, entro il 31 marzo Pfizer dovrebbe consegnare un numero di fiale sufficiente a immunizzare tutti gli over 80. La Regione conta di “cominciare a vaccinare i più giovani, che sono un veicolo di contagio. L’obiettivo è arrivare a primavera con una relativa riapertura del Paese“.

Vincenzo De Luca, presidente della Campania afferma: ci sarà «l’invalidazione del piano di distribuzione se non ci sarà il riequilibrio nella ripartizione delle consegne ai territori».

E Confcommercio Salute avverte: “la richiesta del datore di lavoro al lavoratore di vaccinarsi è legittima. Anche se la vaccinazione non è un obbligo di legge”.

Il ministro della Salute Roberto Speranza dichiara: «Una volta che Pfizer avrà riassorbito il ritardo accumulato nella distribuzione delle dosi del suo vaccino, ci sarà una novità nella gestione della pandemia».

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