Zhytomyr, pericolo attacco missilistico

 

 

Roma 16 dicembre 2022 – “Pericolo di un massiccio allarme missilistico”. Questo il messaggio lanciato da Vitaliy Bunechko, governatore di Zhytomyr, il quale ha avvisato la popolazione di correre ai ripari.

Le sirene hanno risuonato nelle Regioni di Kharkiv, Vinnytsia, Chernihiv, Mykolaiv e Kirovohrad. A Kiev il sindaco ha diramato la notizia di alcune “esplosioni sulla riva sinistra del fiume Dnipro, nel quartiere Desnyan” e che “tutti i servizi stanno arrivando sul posto”. In totale i missili lanciati dall’esercito russo nello spazio aereo ucraino, per Vitaly Kim governatore di Mykolaiv, nell’Ucraina del sud, erano almeno sessanta. “Una parte di loro è già sul nord del Paese”, scrive su Telegram.

Kryvyi Rih, possibili vittime

L’attacco annunciato dal governatore di Zhytomyr sembra interessare anche Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dove, secondo quanto riportato su Telegram da Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’amministrazione presidenziale, sotto le macerie potrebbero esserci alcune vittime.

Alcune esplosioni hanno interessato anche Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale nucleare d’Europa.

Usa risponde alle accuse di Mosca

Dopo le accuse lanciate da Mosca tramite Maria Zakharova portavoce del ministero degli Esteri, contro Washington, ritenuta “parte di fatto del conflitto in Ucraina” per aver fornito al Paese missili Patriot, gli Usa, rispondono prontamente che «non consentiranno che i commenti della Russia dettino l’assistenza alla sicurezza che forniamo all’Ucraina». Ad affermarlo il portavoce del Pentagono Pet Ryder il quale ha concluso dichiarando di trovare «ironico e molto indicativo che dirigenti di un Paese che ha attaccato brutalmente un suo vicino scelgano di usare parole come “provocatorio” per descrivere i sistemi difensivi volti a salvare vite e a proteggere civili».

Il Senato americano intanto ha approvato la legge di spesa per la difesa da circa 858 miliardi di dollari, 800 dei quali destinati a Kiev.

Macron: «chiamerò Putin»

Il presidente francese Emmanuel Macron dopo il vertice di Bruxelles, ha dichiarato di voler sentire Vladimir Putin per chiedere una tregua sui bombardamenti e sull’utilizzo dei droni, perché «questi attacchi sono crimini e distruggono infrastrutture civili, oltre a causare vittime innocenti».

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