World Economic Forum: per gli economisti un 2024 incerto

 

Milano, 15 Gennaio 2024 – “Per tutto il 2024 le prospettive economiche europee saranno dominate da una forte incertezza”. Questo è quanto affermano gli economisti sondati nel corso del report annuale in vista del World Economic Forum (WEF) di Davos, nelle Alpi svizzere, giunto alla 54ª edizione e che vede la partecipazione di 2.800 leader mondiali provenienti da 120 Paesi e circa 60 tra capi di Stato e di Governo.

Alla base di tali motivazioni ci sarebbero le tensioni geopolitiche e le rigide condizioni finanziarie che portano a un Pil europeo sofferente.

Pochi miglioramenti

Per gli economisti del World Economic Forum, circa la metà, prospettano per tutto l’anno un indebolimento importante per quanto riguarda la crescita economica, mentre il 43% circa pessimisticamente non vede margini di miglioramento e neanche cambiamenti importanti. Quasi tutti convergono sulla possibilità che le condizioni finanziarie si allenteranno dato il calo dell’inflazione.

Lo sviluppo dell’AI

Gli esperti inoltre sostengono che l’economia mondiale sia ancora molto sofferente data una continua frammentazione e che la geopolitica influenzerà la volatilità dei mercati andando ad aumentare il divario tra Nord e Sud entro i prossimi tre anni. Trova spazio anche l’analisi sull’intelligenza artificiale il cui utilizzo aumenterà nei Paesi più ricchi e porterà a dei benefici significativi all’economia entro cinque anni. Al contrario invece non ci saranno impatti significativi per le economie di quelle Nazioni a più basso reddito.

Zahidi: «Economia globale sotto pressione»

Anche la direttrice generale del World Economic Forum, Saadia Zahidi si dice pessimista e afferma che dall’ultimo rapporto si evince che «le prospettive degli economisti manifestano chiaramente una situazione precarie dell’ambiente economico», sottolineando che «per tutto l’anno l’economia globale sarà sotto pressione» e che sarebbe fondamentale rilanciare una cooperazione globale per uscire dalla crisi.

Situazione diversa per l’Asia

Mentre le stime sono a ribasso anche per Europa, Nord Africa, Medio Oriente e gli Usa, per l’Asia la situazione economica non sembra essere cambiata dallo corso anno, mentre resistono alcune incertezze in merito alla Cina.

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