Vaccino ReiThera, Corte dei Conti boccia il decreto per il finanziamento

 

 

Roma, 15 Maggio 2021 – Fonti Mise riferiscono che la fase tre della sperimentazione e quindi l’arrivo, previsto in autunno, del vaccino ReiThera sono a rischio.

Motivazioni attese tra un mese

La Corte dei Conti boccia il decreto per il finanziamento del vaccino, ricusa il visto sull’atto che non è stato quindi ammesso alla registrazione. La decisione arriva proprio quando la fase sperimentale è a buon punto. Il progetto finora è arrivato alla fase 2, che si è conclusa in 25 ospedali italiani con mille volontari, e i finanziamenti servono per procedere alla fase 3. Le motivazioni sono attese tra un mese.

Fonti del Mise provano a rassicurare: “il piano per la produzione vaccini va avanti, non dipende da questo evento. Il ministero “attende le motivazioni della decisione della Corte dei Conti”. ReiThera, però, in una breve nota comunica di “prendere atto” di una decisione con la quale la Corte “blocca di fatto l’impegno preso a suo tempo dalle parti governative. Aspettiamo di conoscerne i rilievi per valutare gli impatti che questa avrà sull’operatività di ReiThera”. La volontà dell’azienda, “nonostante la decisione della Corte dei conti è di voler comunque arrivare a presentare il lavoro all’Ema“. La sensazione, secondo le stesse fonti, non è quella di un no definitivo ma di un “congelamento per revisione”. Tecnicamente, una volta compreso il nodo da sciogliere potrà essere ripresentato un nuovo decreto attuativo.

In particolare, la Corte dice no a all’accordo di sviluppo sottoscritto il 17 febbraio scorso dal ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia spa e dalla società ReiThera srl. Questo “volto a sostenere il programma di sviluppo industriale da realizzare presso lo stabilimento produttivo sito in Castel Romano”.

Finanziamento

In merito al finanziamento, da parte di Invitalia, si tratta di 81 milioni di euro. Ma le agevolazioni concesse, in conformità alle norme sugli aiuti di Stato, ammontano a circa 49 milioni di euro: 41,2 milioni a fondo perduto e 7,8 milioni di finanziamento agevolato. I restanti 32 milioni sono invece fondi stanziati da ReiThera.

Dato che gli esperti evidenziano che con tutta probabilità le immunizzazioni contro il Covid-19 non finiranno con l’attuale campagna vaccinale l’attesa del vaccino italiano è alta. Il presidente dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, sottolinea: «È fondamentale che le sperimentazioni si possano condurre».

Lo Spallanzani fa dietrofront

Anche dal mondo politico arrivano perplessità con Fratelli d’Italia (FdI) che parla di “scandalo che conferma ancora una volta la totale incapacità della gestione Conte-Arcuri-Speranza“. E intanto l’istituto Spallanzani, coinvolto nello stesso progetto, “si è sfilato nonostante a gennaio avesse annunciato la partenza della cosiddetta fase 2 della sperimentazione del vaccino ReiThera“, ha denunciato FdI.

Il MoVimento 5 Stelle, attraverso l’ex ministro della Salute, Giulia Grillo, critica il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgietti, chiedendo di riferire in Aula.

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