Ucraina, missili su Odessa: ennesima offensiva all’Azovstal

 

 

Roma, 10 Maggio 2022 – Il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Sergey Bratchuk, ha reso noto che la città, nel corso della notte, ha subito diversi attacchi. Sarebbero stati lanciati anche i Kinzhal, i temibili missili ipersonici di recente concezione. Le offensive dell’esercito russo tuttavia sarebbero partite da diverse postazioni, sfruttando l’utilizzo di sottomarini, navi da guerra e aerei. Gli attacchi avrebbero colpito un centro commerciale, un albergo e diversi altri edifici di scarso valore strategico.

I reparti miliari occupanti desiderano impadronirsi delle città e dei territori ucraini che affacciano sul Mar Nero. Con l’obbiettivo prendere il controllo delle rotte commerciali ed aprire un nuovo fronte, a sud dell’Ucraina, per tentare l’invasione del Dombass.

I primi attacchi sono avvenuti ieri mattina. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che era in visita a Odessa, si è trovato nella difficile condizione di fuggire e ripararsi, assieme alla propria delegazione, all’interno di rifugi sotterranei. In seguito il rappresentante delle istituzioni europee ha avuto modo di lanciare un messaggio alla popolazione ucraina: «Sono venuto a Odessa nella Giornata dell’Europa con un semplice messaggio: non siete soli. Noi siamo con voi. Non vi deluderemo. Staremo con voi per tutto il tempo necessario. E vi aiuteremo a costruire un Paese moderno e democratico» .

Proseguono senza sosta le offensive all’acciaieria Azovstal di Mariupol

Secondo quanto riportato dalla resistenza ucraina, tramite i propri canali Telegram, nelle ultime ventiquattro ore l’esercito russo avrebbe messo in atto diverse pesanti offensive a Mariupol. Si conterebbero almeno trentaquattro attacchi aerei. Alcuni bombardamenti sarebbero avvenuti mediante l’utilizzo di bombardieri strategici. L’esercito russo impegnato nella zona sembrerebbe che sia ricorso anche all’artiglieria navale, ai razzi Mlrs e a colpi di carri armati.

Si ricorda che all’interno dei cunicoli antiatomici del complesso industriale sono intrappolate le ultime sacche della resistenza ucraina a Mariupol. Che sarebbero costituite da alcune unità della marina, da un gruppo di volontari e dal reggimento paramilitare Azov.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *