Tunisia, presidente contro premier e deputati: rischio guerra civile

 

 

Roma, 26 Luglio 2021 – Il presidente della Tunisia Kais Saied annuncia la sospensione dei lavori del Parlamento e la revoca dell’immunità dei deputati, oltre alla destituzione del premier Hichem Mechichi.

Ora il Paese nordafricano è nel caos: le proteste sono divampate proprio nel giorno della festa della Repubblica. Motivo che ha fatto decidere al presidente Saied di sospendere il Parlamento per un mese e di licenziare il primo ministro Mechichi. Sarà annullata a breve, quindi, anche la visita del premier tunisino destituito in programma a Roma dal 28 al 30 luglio.

La reazione del Parlamento

L’ufficio dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp, Parlamento della Tunisia), riunito questa mattina in presenza davanti alla sua sede al Bardo e a distanza, ha affermato all’unanimità il rifiuto assoluto e la ferma condanna alle decisioni del presidente Kais Saied. In un comunicato diffuso a mezzo stampa si ritiene che esse rappresentino “una grave violazione della Costituzione, una grave deviazione della giurisprudenza nell’attivare l’articolo 80 della stessa, e un tentativo di diffamare affermando falsamente di aver ottenuto l’approvazione del presidente dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo per decidere tali misure”.

Il richiamo all’esercito

L’Arp ha invitato l’esercito nazionale e le forze di sicurezza a “schierarsi con il popolo tunisino e rispettare il loro giuramento di proteggere la Costituzione e la supremazia del diritto, preservare il prestigio dello Stato e delle sue istituzioni costituzionali e amministrative, oltre a garantire il diritto del lavoro e il normale funzionamento delle istituzioni statali, e non sottostare a ordini estranei allo spirito della Costituzione e dello stato di diritto”. L’Ufficio ha affermato anche che “l’Assemblea dei rappresentanti del popolo, con tutte le sue strutture, rimane in seduta permanente visto le particolari circostanze che sta attraversando il Paese”.

La risposta di Saied

Il presidente tunisino Saied ha in seguito rimosso dall’incarico il ministro della Difesa, Ibrahim Bartaji, e il ministro della Giustizia ad interim, Hasna Ben Slimane, che è anche portavoce del Governo. Dopo aver disposto ieri il congelamento dell’attività parlamentare per 30 giorni, il già citato licenziamento del primo ministro Hichem Mechichi e del presidente del Parlamento Rached Ghannouchi.

 

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