Tim, da Kkr offerta acquisizione Netco

 

 

Roma, 2 Febbraio 2023 – Tim segna un successo a Piazza Affari, all’indomani della proposta non vincolante per la Netco, la società che comprende tutte le infrastrutture gestionali della rete fissa, inclusiva degli asset e attività di Fibercop, nonché della partecipazione in Sparkle, il titolo guadagna il 9%.

La proposta non vincolante di acquisizione per la rete fissa di Tim e la partecipazione in Sparkle, da parte del fondo Usa di private equity Kkr, già socia Telecom in Fibercop, surclassa la concorrenza. Secondo indiscrezioni la valutazione si aggira intorno ai 20 miliardi, quota che permetterebbe a Kkr di assumere la guida di una nuova società che comprende la rete fissa domestica di Tim e una partecipazione nell’unità di cavi sottomarini Sparkle.

A darne conferma, la stessa società tramite una nota in cui si precisa che “L’offerta non vincolante del fondo di private equity Kkr è riferita a una quota partecipativa da definire, fermo restando che dall’acquisto scaturirebbe la perdita dell’integrazione verticale rispetto a Tim”. Aggiungendo che “Il consiglio di amministrazione si riunirà per avviare il processo relativo  all’esame dell’offerta”.

Cauto il Governo

Il Governo, come dichiarato dal ministero delle Imprese e del Made in Italysegue con attenzione l’offerta presentata dal fondo Kkr per una quota in Netco di Tim, azienda che oggi ha un ruolo cruciale nei servizi di telefonia, nella realizzazione della banda larga in Italia e della infrastruttura del Polo strategico nazionale. Imprescindibile” – conclude – “la salvaguardia dei livelli occupazionali e la sicurezza di una infrastruttura strategica quale la rete nazionale di telecomunicazioni. Su questi presupposti si valuteranno gli sviluppi che riguardano la prima azienda di telefonia italiana”.

Già nel 2021 il fondo Usa aveva manifestato interesse per l’acquisto dell’intero gruppo Telecom, poi sfociato in un nulla di fatto dal quale seguirono alcune accuse da parte della stessa società di telefonia, poi smentite dagli americani.

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