Sudan, rischio biologico per occupazione laboratorio

 

 

Roma, 25 aprile 2023 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto che i combattenti nel Sudan devastato dal conflitto hanno occupato un laboratorio pubblico centrale che contiene campioni di malattie, tra cui la polio e il morbillo, creando una situazione «estremamente, estremamente pericolosa. C’è un enorme rischio biologico associato all’occupazione del laboratorio centrale di sanità pubblica di una delle parti in guerra», ha dichiarato Nima Saeed Abid, rappresentante dell’Oms in Sudan, ai giornalisti a Ginevra in collegamento video.

Italiani in patria

Tregua di tre giorni in Sudan, mentre l’Italia ha completato la missione di salvataggio dei connazionali intrappolati a Khartoum. «96 persone riportate a casa, su due distinti voli partiti da Gibuti, 83 sono italiani e 13 stranieri. Tutti i civili italiani sono stati tratti in salvo in un operazione di evacuazione difficile e piena di rischi, grazie ancora una volta alle nostre Forze Armate alla loro professionalità e al senso del sacrificio sempre al servizio dell’Italia e degli italiani», ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago.

Ad attenderli all’aeroporto di Ciampino il ministro degli Esteri Tajani. “Felice e orgoglioso di accogliere i connazionali di rientro dal Sudan. Operatori umanitari, diplomatici e militari che con impegno e dedizione ancora una volta hanno fatto onore all’Italia“, ha scritto

Ancora scontri

A Khartoum, nei pressi del palazzo presidenziale, nonostante la tregua di 72 ore concordata ieri notte dall’Esercito (Saf) e dalle milizie ribelli del Rsf, si odono ancora scontri. La corrispondente di Al Jazeera riferisce che «nelle vicinanze del palazzo presidenziale abbiamo potuto sentire colpi di artiglieria pesante sparati dalle posizioni delle Forze di supporto rapido presumibilmente in direzione dei caccia dell’Esercito sudanese».

Le vittime accertate di questi ultimi 10 giorni si aggirano intorno alle 500 mentre i feriti sarebbero migliaia. Le Ong presenti sul territorio denunciano la mancanza di acqua, cibo e medicine sufficienti e la conseguente paralisi delle strutture sanitarie.

Onu: “esodo massiccio”

Con la partenza delle rappresentanze straniere si teme che la guerra tra i due eserciti rivali potrebbe innescare una vera e propria catastrofe umanitariaSecondo l’Onu, infatti, potrebbe cominciare un esodo massiccio che potrebbe coinvolgere fino a 270.000 persone diretti verso i vicini Ciad e Sud Sudan.

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