Sprechi alimentari, gli italiani aumentano la solidarietà

 

 

Roma, 5 Febbraio 2021 – Il comportamento degli italiani, secondo Coldiretti, muta su sprechi alimentari e solidarietà.

La pandemia da Covid-19 ha amplificato il senso civico in Italia soprattutto nei confronti dei più bisognosi. Ciò si verifica da parte delle industrie, degli agricoltori, della ristorazione, della distribuzione e di singoli cittadini.

Coldiretti

In una nota di Coldiretti si legge: “Proprio per sostenere la svolta green nel Belpaese, abbiamo predisposto un decalogo anti spreco con pochi semplici accorgimenti, a partire dalle abitudini quotidiane”.

Fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati. Ma anche, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione. E preferire la spesa a km 0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata. Riscoprire le ricette degli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato. Ma anche non avere timore di chiedere la doggy bag al ristorante“. Questi sono alcuni dei consigli antisprechi a tavola elaborati dalla Coldiretti.

Senza dimenticare la partecipazione ad iniziative di beneficenza alimentare diffuse in tutto il Paese. Prima tra tutte la “Spesa sospesa” dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. In pratica tutti i cittadini possono decidere di donare cibo e bevande alle famiglie più bisognose. Il modello è quello dell’usanza campana del “caffè sospeso“, e cioè, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

Sono oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a km 0 e di altissima qualità distribuiti dalla Coldiretti nel 2020. Fatto per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi.

Giornata nazionale contro lo spreco alimentare

In occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, che si celebra il 5 febbraio, Coldiretti ha presentato un analisi. Da questa emerge che riducendo di appena il 25% gli sprechi di cibo, sarebbe possibile imbandire la tavola dei circa 4 milioni di poveri. In Italia, infatti, con l’emergenza Covid-19 molte persone chiedono aiuto per il cibo con pacchi alimentari o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case.

Tra le categorie più deboli dei nuovi indigenti il 21% è rappresentato da bambini di età inferiore ai 15 anni. Quasi il 9% da anziani sopra i 65 anni e il 3% sono i senza fissa dimora. Nel 2020, sottolinea Coldiretti, sono 5,2 milioni le tonnellate di alimenti finiti nella spazzatura tra quello che si getta in casa e ciò che riguarda tutta la filiera, per un valore complessivo di circa 9,7 miliardi di euro. Agli sprechi domestici rappresentano in valore ben il 54% del totale. A questi vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%).

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