Slovacchia, vittoria per la quarta volta a Fico

 

 

Bratislava, 1 Ottobre 2023 – Con il 23% dei voti Robert Fico, già premier per tre mandati, ha vinto le elezioni in Slovacchia con il suo partito Smer-Ds. Il neo eletto, con simpatie putiniane, è dichiaratamente contrario all’invio di armi in Ucraina.

Sconfitto nettamente il partito liberale centrista, filo-Ue e pro-Occidente, Slovacchia Progressista (PS), guidato da Michal Simecka, dato vincente dagli exit polls, ma arrivato secondo con il 17% di suffragi. Slovacchia Progressista aveva sostenuto il mantenimento del forte sostegno all’Ucraina e una linea liberale all’interno dell’Unione Europea su questioni come il voto a maggioranza per rendere il blocco più flessibile, le politiche verdi e i diritti Lgbtq+.

Slovacchia come l’Ungheria

Per Fico si apre la possibilità di una triplice coalizione con il partito HlasSd di Peter Pellegrini e il Partito nazionale slovacco (Sns). Avrebbe una maggioranza di 79 deputati (su 150 membri del Consiglio nazionale), ma non una maggioranza costituzionale, con la quale poter cambiare la Slovacchia in modo simile a come Viktor Orban ha fatto con l’Ungheria, modificando il sistema elettorale e giudiziario. Nel corso della campagna elettorale ha attaccato l’Ue, criticato Bruxelles per le sanzioni anti-russe, spaventato i migranti, rifiutato di inviare “anche solo un proiettile” in Ucraina che sta combattendo l’invasione russa. Non solo: critica la Nato, attacca la minoranza Lgbtq+, nonché la presidente Zuzana Caputova definendola “agente di Soros”, così come il premier del Governo ad interim di Ludovit Odor.

Fico era arrivato a sostenere apertamente l’invasione dell’Ucraina fascista” puntando sul fatto che, secondo un altro sondaggio, il 51% degli slovacchi crede che la colpa della guerra sia dell’Occidente o di Kiev. Inoltre si era impegnato a porre fine alle forniture militari all’Ucraina e ad adoperarsi per i colloqui di pace, una linea vicina a quella del leader ungherese Viktor Orban.

La presidente slovacca Zuzana Caputova ha dichiarato che affiderà la formazione del prossimo Governo al leader del partito vincitore, indipendentemente dalle sue “preferenze personali” come ex membro del Ps.

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