Sciopero Ncc, chiesto intervento del Governo

 

Roma, 25 Marzo 2024 – È previsto per le 12 davanti al Palalottomatica l’appuntamento che darà inizio allo sciopero degli Ncc il cui corteo, composto da 20 automobili come accaduto per la protesta dei trattori, giungerà in piazza della Repubblica (dove ci saranno più di mille autisti ad attenderli) per la manifestazione nazionale del Noleggio con conducente indetta da Associazione Ncc Italia, Sistema Trasporti, AsiNcc, Anitrav e Comitato Air a cui aderisce anche la federazione MuoverSì.

Le motivazioni

Le ragioni dello sciopero sono dovute alla decisione del ministero dei Trasporti (Mit) di dar seguito alle modifiche del regolamento del settore del noleggio con conducente previste nel 2019 dal ministro Danilo Toninelli e portate ora avanti da Matteo Salvini. Queste modifiche al regolamento, come ad esempio l’introduzione del registro elettronico nazionale (Ren) legato al foglio elettronico con tratte e orari specifici richiesti dal cliente, secondo quanto sostenuto dalle associazioni di categoria, minerebbero gli Ncc favorendo i tassisti.

Aloisi: «Ci vogliono strangolare con la burocrazia»

Giulio Aloisi di Anitrav attacca le riforme proposte da Salvini sostenendo che queste strangolano con la burocrazia tutti gli Ncc. Parlando del foglio elettronico, ad esempio, se il noleggiatore non rispettasse gli orari anche di pochi minuti, si troverebbe fermo per due mesi. Inoltre il ministero vorrebbe introdurre un vincolo di intermediazione che escluderebbe gli Ncc dai servizi offerti dal settore alberghiero e anche dalle agenzie di viaggio con il conseguente danno economico. «L’attesa di un’ora tra una corsa e l’altra e il rientro in rimessa sono anti-ecologiche e contrarie al regolamento che permette agli Ncc di operare su tutto il territorio nazionale» conclude Aloisi.

Chiesto intervento del Governo

Una situazione pericolosa che mina il lavoro degli Ncc per cui Francesca Artusi presidente di Sistema Trasporti chiede l’intervento del Governo soprattutto perché «ancora oggi» – dichiara – «ci sono due categorie concorrenti nella stessa legge solo che gli Ncc sono penalizzati costantemente, mentre per i tassisti è tutto molto più facile, quasi senza obblighi compresi quelli fiscali e sanzioni più leggere». Da MuoverSì Andrea Romano spiega con una lettera che a rischio ci sono più di 25mila imprese e cinquantamila lavoratori.

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