Pnrr, probabile tregua tra Bruxelles e Roma

 

 

Bruxelles, 4 Giugno 2023 – Continuano i botta e risposta tra Unione europea e Italia. L’Ue continua a battere sul tasto dei controlli sul Pnrr, come, di fatto, previsto dal regolamento del Recovery. Roma, tiene il punto sugli emendamenti al decreto Pa su cui ha più volte precisato la sua posizione.

Tregua

Lunedì il Governo dovrebbe chiedere a Montecitorio un voto dell’aula ponendo la fiducia sul provvedimento. Palazzo Chigi spiega che non ha altro da aggiungere: il documento in otto punti diffuso in risposta alle valutazioni di Bruxelles chiarisce la linea di Roma sul Pnrr e la questione Corte dei Conti. Il voto finale si dovrebbe svolgere tra il pomeriggio di martedì e la mattina di mercoledì. Poi corsa contro il tempo per il via libera definitivo al Senato, perché il decreto scade il 21 giugno.

La Commissione cerca dunque di calmare le acque sul Pnrr, ma non cambia linea sul tema dei controlli. «Sono in corso scambi costruttivi e le autorità italiane forniscono ulteriori informazioni ove necessario», fa sapere un portavoce interpellato sullo stato delle trattative con Roma per lo sblocco della terza rata e le modifiche al piano italiano. Inoltre ricorda che, nonostante «la regola generale, non commentiamo i disegni di atti legislativi nazionali», in riferimento alla Corte dei Conti, tuttavia il regolamento sul Recovery fund «richiede un quadro di controllo su misura e proporzionato alla sua natura unica di programma di spesa dell’Ue».

Il ministro Fitto si dice soddisfatto delle parole dichiarate: «Questa precisazione risolve la questione», commenta. Anche FdI ostenta calma: «Probabilmente l’Ue è stata tratta in inganno da una polemica inutile messa in atto dal Pd e M5s», afferma il capogruppo Tommaso Foti. «Qualcuno in Europa» – aggiunge – «ha prima travisato, ma poi con una precisazione, hanno fatto un passo di lato perché si sono accorti che la nostra reazione è semplice, visto che quella norma era in vigore e mai contestata».

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