Piattaforme digitali per il lavoro, Ue pronta a migliorarne le condizioni

 

 

Bruxelles, 28 Febbraio 2021 – Le condizioni di lavoro delle persone che utilizzano le piattaforme digitali sono un importante tema per la Commissione europea. Infatti è stata avviata la prima fase di una consultazione delle parti sociali europee su come migliorarle.

I problemi

Il lavoro tramite piattaforme digitali è in rapido sviluppo nell’Ue in un numero sempre maggiore di settori di attività. Può offrire maggiore flessibilità e più opportunità di lavoro e di reddito aggiuntivo anche a coloro che potrebbero avere maggiori difficoltà a entrare nei mercati del lavoro tradizionali. Però alcuni tipi di lavoro tramite piattaforme sono anche associati a condizioni precarie. Che si manifestano nell’assenza di trasparenza e prevedibilità degli accordi contrattuali, in problemi di salute e sicurezza e nell’insufficiente tutela sociale. Altri problemi sono la sua dimensione transfrontaliera e la questione della gestione mediante algoritmi.

Iniziative

L’obiettivo di questa prima fase della consultazione delle parti sociali è quello di raccogliere le opinioni sulla necessità e la direzione delle possibili azioni dell’Ue per migliorare le condizioni di lavoro. La consultazione resterà aperta per almeno 6 settimane.

Il programma di lavoro 2021 della Commissione prevede un’iniziativa legislativa volta al miglioramento delle condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali entro la fine del 2021. Tale iniziativa contribuirà all’attuazione dei principi contenuti nel pilastro europeo dei diritti sociali.

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per il portafoglio “Un’Europa pronta per l’era digitale”, ha dichiarato: «L’era digitale spalanca le porte a grandi opportunità. Questo vale per le imprese, i consumatori e i cittadini. Le piattaforme possono contribuire alla ricerca di un nuovo lavoro e alla sperimentazione di nuove idee imprenditoriali. Allo stesso tempo, dobbiamo garantire che i nostri valori europei siano correttamente integrati nell’economia digitale. Dobbiamo assicurarci che queste nuove forme di lavoro rimangano sostenibili ed eque».

Nicolas Schmit, commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha affermato: «Con la transizione digitale già in corso non possiamo perdere di vista i principi basilari del nostro modello sociale europeo. Dovremmo valorizzare al massimo il potenziale occupazionale delle piattaforme digitali ma anche garantire dignità, rispetto e tutele alle persone che le usano per lavorare. Le opinioni delle parti sociali saranno essenziali per mettere a punto un’iniziativa equilibrata dedicata a questo tipo di lavoro nell’Ue».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *