Perquisizioni in tutta Italia per traffico documenti falsi

Trieste, 19 Dicembre – La Polizia di Trieste ha effettuato 92 perquisizioni e sequestri in tutta Italia.

Risultato

Scoperto un traffico internazionale di patenti, certificati di abilitazione alla guida, documenti di identità e diplomi falsi. Prodotti in Ucraina ma in apparenza rilasciati dalle autorità polacche. Il pubblico ministero, Lucia Baldovin della Procura giuliana, ha emesso decreti di perquisizione personale e locale che sono stati eseguiti nei giorni scorsi. Protagonisti la Squadra Mobile della Questura di Trieste e altre 40 Squadre Mobili in tutta la penisola. Coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Roma.

I passaggi

Documenti inviati dall’Ucraina, grazie alla mediazione di complici residenti a Trieste. I clienti, quasi tutti stranieri, pagavano cifre comprese tra 1.500 e 1.800 euro.

La scoperta

Dopo l’arresto di un cittadino turco di 20 anni, residente a Trieste, sono partite le indagini. Nell’aprile 2020 era stato trovato in possesso di 700 grammi di marijuana destinata allo spaccio sulla piazza locale. Indagini investigative hanno portato alla scoperta che il ragazzo era in contatto con un connazionale, del 1992, operaio residente nella medesima città. Il quale, trasferitosi in provincia di Monza Brianza si è appreso fosse collegato con contraffattori in Ucraina specializzati nella produzione di documenti falsi.

La truffa

Inviati ai destinatari tramite corriere e con mittente inesistente, a fronte della corresponsione di denaro spedito tramite circuiti internazionali. La polizia ha individuato destinatari del documenti in almeno tredici regioni italiane. Ha sequestrato, per il momento poiché le indagini sono ancora in corso, 40 patenti di guida, carte di identità, permessi di soggiorno. Ma anche 13 certificati per abilitazione alla guida anche di veicoli pesanti e di trasporto di merci pericolose e diplomi scolastici.

Sequestrati anche numerosi cellulari che gli investigatori ritengono essere elementi utili per le indagini. Dalle chat esaminate è emerso che su alcuni profili Facebook era pubblicizzata in lingua turca la possibilità di ottenere la patente di guida “senza esami e senza stress”,  con consegne effettuate in tutta Europa.

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