Nuovo CCNL Trasporti: attenzione al Green e formazione per i lavoratori

 

 

Roma, 21 Luglio 2021 – Da Lunedì 19 Luglio le reppresentanze delle imprese e dei sindacati hanno sottoscritto un nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il settore dei Trasporti, contenente diverse e significative misure in materia di Informazione e Formazione dei Lavoratori.

La composizione del Tavolo

Presenti alla firma Federterziario con Alessandro Franco, segretario generale, e Nicola Patrizi, presidente, l’Associazione datoriale che riunisce e rappresenta oltre 90.000 fra micro e piccole imprese; Enzo Rindinella, presidente di Federterziario Logistica e Servizi; Dario Montanaro, presidente nazionale dell’ANCL, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro; per i Sindacati dei lavoratori presenti invece Paola Avella, segretario nazionale UGL Viabilità e Logistica nonché Ezio Favetta, segretario confederale UGL.

Nel corso della concertazione per scongiurare, o almeno prevenire fortemente, il rischio di gravi incidenti, tanto per i lavoratori quanto per gli altri utenti della strada si è convenuta la possibilità di installare a bordo degli automezzi, sistemi e apparecchiature che siano in grado di rilevare le condizioni psicofisiche del conducente stesso. Fra questi dispositivi oggetto di studio, rivelatori di molecole di alcool disperse nell’aria. E sistemi sensibili alla pressione esercitata dal tocco del guidatore.

Novità e responsabilità

Novità anche per quanto concerne i veicoli elettrici, il cui impiego sempre più massiccio e diffuso necessita di un’adeguata formazione rivolta a chi sia chiamato ad avvalersene. In particolare considerando accuratamente l’autonomia chilometrica, e pianificando di conseguenza, nei tempi più efficaci possibili, le soste per la ricarica. A fronte di un’adeguata preparazione garantita dal datore, il dipendente sarà dunque chiamato a rispondere direttamente dei danni derivanti da sue negligenze; obbligo che decade nel caso in cui invece sia acclarata la mancata formazione.

Non solo: al tavolo si è inoltre discusso di banca ore, apprendistato stagionale (specie per i lavoratori in mobilità) e soprattutto di nuovo mansionamento per coloro ai quali è ritirata la patente. La misura concernerà unicamente quei ritiri che non siano dovuti ad alcolismo e tossicodipendenza. Potrà protrarsi per un massimo di sei mesi. Nel corso dei quali al dipendente sarà corrisposta la retribuzione pari al coevo livello lavorativo. O, in alternativa, sarà somministrato un periodo di aspettativa non retribuita. Senza decorrenza dell’anzianità di servizio.

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