Ndrangheta: operazione “Basso profilo”, 13 arresti

 

Roma, 21 Gennaio 2021 – 200 donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia, centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero sono coinvolti nella maxi operazione. In corso su tutto il territorio italiano un intervento contro la ndrangheta dal nome “Basso profilo”.

Gli arresti

Scattata all’alba e coordinata dalla Dda di Catanzaro ha portato l’arresto di tredici persone direttamente in carcere. Ma anche di trentacinque ai domiciliari.

Tra gli arrestati vi sarebbero dei colletti bianchi di Catanzaro e provincia. Coinvolti i maggiori esponenti delle cosce malavitose tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura” “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”. Nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi, secondo l’accusa, con le organizzazioni criminali.

Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, Dr. Alfredo Ferraro, su richiesta del Procuratore Capo – Dott. Nicola Gratteri e dei Sostituti Procuratore – Dott. Paolo Sirleo e Dott.ssa Veronica Calcagno. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali

Gli illeciti per un valore di oltre trecento milioni di euro per la movimentazione illecita di denaro.

Indagati

Perquisizione nell’abitazione romana del segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa. Il quale rassegna le dimissioni: «Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale con effetto immediato».

Invece l’assessore regionale al Bilancio, Francesco Talarico, segretario regionale dell’Udc, è ai domiciliari.

Tra gli arrestati ci sono anche imprenditori di spessore e funzionari della pubblica amministrazione accusati di essere collusi con le organizzazioni criminali.

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