Natale, Ue alza allerta attentati in Europa

Bruxelles, 6 Dicembre 2023 – Le feste di Natale si stanno avvicinando e con esso il rischio, secondo l’Ue, di potenziali attentati in Europa. A sollevare la questione è Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari interni prima di una riunione dei ministri dell’Interno dell’Ue.

 

«Il conflitto tra Israele e Hamas a ridosso delle festività con grandi assembramenti nelle chiese e nei mercatini di Natale, desta non poche preoccupazioni a Bruxelles che ha previsto lo stanziamento di 30 milioni di euro per aumentare la sicurezza nei luoghi sensibili» ha detto la Johansson.

Johansson e la proposta sullo screening

Lo scorso Ottobre, intervistata dal Corriere della Sera, la Johansson aveva sottolineato l’importanza della nuova proposta europea contenuta nel Patto sulla migrazione, che comprende di effettuare uno screening di sicurezza a tutti coloro che entrano in Ue.

Faeser: «Pericolo molto serio»

Preoccupazioni anche da parte della Germania, la cui ministra dell’Interno Nancy Faeser, dopo l’incontro con i ministri di Francia, Austria, Spagna, Belgio e Svezia sul rischio crescente di episodi terroristici, ha fatto riferimento a quanto accaduto a Parigi la scorsa settimana, quando un uomo di origini iraniane ha accoltellato tre passanti vicino la Torre Eiffel uccidendo un turista tedesco. «La brutale violenza degli attacchi mostra quanto sia serio e attuale il pericolo derivante dal terrorismo islamista in tutta Europa».

Secondo la Faeser il conflitto a Gaza rischia di provocare una ulteriore radicalizzazione e per questo è fondamentale «tenere d’occhio con particolare attenzione le minacce islamiste e collaborare con i Paesi vicini contro la propaganda islamista contro la quale in Germania abbiamo un approccio molto duro, come dimostra il divieto delle attività di organizzazioni come Hamas e Samidoun».

Lavorare insieme

I ministri Ue hanno presentato un piano d’azione congiunto nel corso della riunione del Consiglio degli Affari interni, che verte sul tema di sicurezza e di collaborazione tra tutti i Paesi sia in tema di conflitto in Medio Oriente e in Ucraina, sia in materia di asilo e immigrazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *