Napoli, in fiamme la “Venere degli stracci”

 

 

Napoli, 12 Luglio 2023 – LaVenere degli stracci”, opera d’arte contemporanea alta dieci metri del maestro biellese Michelangelo Pistoletto che l’aveva presentata appena due settimane fa, collocata nel cuore della Città, in piazza del Municipio, è andata distrutta in un incendio divampato intorno alle 5:30 del mattino. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno spento il rogo, ma dell’installazione, realizzata in gran parte con stracci e materiale infiammabile, priva di misure di sicurezza, è rimasto solamente lo scheletro.

Borrelli: «Ennesimo atto di vandalismo»

Al momento non sono certe le cause del rogo ma gli inquirenti seguono la pista del dolo. Grande il cordoglio cittadino, Francesco Emilio Borrelli, deputato di Verdi-Sinistra ha espresso parole di indignazione per quanto accaduto, evidenziando che non è un caso isolato: «Questo è l’ennesimo episodio di una serie di attacchi a monumenti, opere d’arte e edifici storici» afferma.

«L’opera» continua Borrelli, «era esposta agli agenti atmosferici e agli attacchi vandalici senza particolari misure di sicurezza in una piazza dove purtroppo soprattutto la notte avvengono continui atti di inciviltà e teppismo che noi denunciamo da tempo. In una Città dove monumenti, opere d’arte ed edifici storici sono continuamente sotto attacco questa è l’ennesima vicenda che ci fa veramente rabbia. Non si sa la natura del rogo ma intanto ci addolora sapere che quest’opera è andata distrutta».

L’opera

La Venere degli stracci”, andata distrutta, era una versione monumentale che riproduceva la Venere con la mela realizzata dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen, a cui Pistoletto ha affiancato un cumulo di stracci a simboleggiare la netta contrapposizione tra la bellezza classica e il disordine della quotidianità della vita moderna. Dell’opera esistono numerose versioni una di queste è custodita nel museo di arte contemporanea Museo Madre, nel napoletano. Per l’artista l’opera rappresenta una critica alla società contemporanea «l’umanità di oggi, chiamata a esprimere il suo lato migliore» aveva spiegato Pistoletto in occasione dell’inaugurazione lo scorso 28 giugno, aggiungendo che «la Venere che viene dalla storia della bellezza rigenera questi stracci, che di colpo diventano opera d’arte e ritornano a vivere».

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