Mosca avverte Washington: “Basta armare l’Ucraina”

 

 

Roma, 9 Aprile 2022 – Le forniture di armi e munizioni all’Ucraina da parte dell’Occidente causano «ulteriore spargimento di sangue», sono «pericolose e provocatorie». Possono portare «gli Usa e la Federazione russa sulla via del confronto militare diretto». Ad affermarlo in un’intervista a Newsweek è l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov. Ha poi sottolineato che Mosca fa tutto il possibile per evitare vittime civili e danni all’infrastruttura dell’Ucraina.

«Qualsiasi fornitura di armi ed equipaggiamento militare dall’Occidente, effettuata da convogli di trasporto attraverso il territorio dell’Ucraina, è un obiettivo militare legittimo per le nostre Forze Armate», ha chiarito inoltre Antonov. «L’occupazione dell’Ucraina non è l’obiettivo dell’operazione speciale».

«La mancanza di volontà del regime di Kiev di fermare il genocidio dei russi hanno portato all’operazione militare speciale in corso in Ucraina», ha aggiunto l’ambasciatore. La guerra, secondo il funzionario, affonda le proprie radici negli eventi del 2014, quando la rivoluzione di Euromaidan spodestò le forze governative filorusse e portò al potere un’amministrazione filoccidentale che cercava legami più stretti con la Nato e l’Unione europea. «Il desiderio degli Stati membri della Nato di utilizzare il territorio di uno Stato vicino per stabilire un punto d’appoggio nella lotta contro la Russia è inoltre ovvio».

Bombardamenti e salvataggi

Una nuova strage in Ucraina è causata da un missile sulla stazione di Kramatorsk, a Est. Il Paese nel timore di attacchi chimici comincia a procurarsi fiale di possibile antidoto. Zelensky sui social afferma: «A Kramatorsk ennesimi crimini di guerra».

“Almeno 6.665 persone sono state evacuate attraverso corridoi umanitari“. Lo scrive su Facebook la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. Da Mariupol e Berdiansk, entrambe cittadine affacciate sul Mar d’Azov, sono giunte più a Nord, verso Zaporizhzhia, 5.158 persone. Di queste 1.614 sono cittadini di Mariupol e 3.544 residenti della Regione di Zaporizhzhia.

In mattinata una nuova colonna di bus da Zaporizhzhia a Berdiansk continueranno le operazioni di evacuazione. Dalla Regione del Lugansk, a Est, sono riusciti a scappare in 1.507. Sono dieci i corridoi umanitari concordati per oggi in Ucraina.

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