Milano, incendio devasta grattacielo. Tutti salvi

 

 

Milano, 29 Agosto 2021 – Intorno alle 17.30, per cause ancora da accertare, è scoppiato un incendio nei piani alti della Torre dei Moro, un palazzo residenziale di 16 piani in via Antonini 32-34, nella zona Sud di Milano. In pochi minuti le fiamme hanno avvolto l’intera facciata dell’edificio, e si è alzata una colonna di fumo nero.

Nessun intossicato né ferito

Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco. 15 i mezzi impiegati, con oltre 50 pompieri. Sono invece 17 le ambulanze più l’elisoccorso. L’Areu, Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, ha allestito un presidio medico avanzato sul posto, che per fortuna non dovrà occuparsi di intossicati o feriti, né tantomeno saranno necessari ricoveri in ospedale. “Fiamme sotto controllo, le nostre squadre stanno avanzando dall’interno verso i piani superiori dell’edificio”, fanno sapere su Twitter i Vigili del Fuoco intorno alle 20.

La Torre dei Moro

L’edificio distrutto dall’incendio è un complesso costituito da due piani interrati, adibiti ad autorimesse, posti auto, cantine e locali tecnici, da un piano fuori terra adibito ad attività commerciale, da una parte superiore in cui sono state realizzate unità immobiliari disposte su due livelli e, da una torre residenziale di 16 piani che raggiunge i 60 metri di altezza. I residenti sono circa 150, divisi in circa 60 nuclei familiari.

Le parole di Sala

«Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento si può escludere l’ipotesi di vittime», ha rassicurato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, giunto sul posto. «Aspettiamo però di entrare in ogni appartamento ma possiamo tirare un sospiro di sollievo», ha aggiunto il primo cittadino, precisando che «sono stati contatti tutti i residenti del palazzo e quindi la buona notizia è che hanno risposto tutti».

«A questo punto completeranno i lavori di spegnimento ed entreranno in tutti gli appartamenti, però il fatto di aver parlato con tutti gli inquilini ci rende più tranquilli», ha sottolineato Sala, la cui preoccupazione va alle persone rimaste senza casa.

L’innesco del rogo

«Ora c’è da pensare a questa povera gente che ha perso tutto, ora ci vuole un aiuto immediato, poi ci attiveremo per dargli una mano perché dovranno ricostruire tutto da capo», ha dichiarato ancora il sindaco, che auspica un celere accertamento delle cause del maxi incendio. Sul fronte delle responsabilità, ha affermato Sala, «va capito perché in un palazzo di costruzione così recente, di dieci o undici anni fa, possa essere successo quello che è successo. Siamo di fronte a persone che hanno rischiato la vita e hanno perso tutto».

Per l’accertamento delle cause che hanno innescato l’incendio domani saranno sul posto gli specialisti del NIA (Nucleo Investigativo Antincendi dei Vigili del Fuoco) di Roma Capannelle, come ha annunciato il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, che ha spiegato: «L’innesco del rogo è da accertare ma sembrerebbe che la veloce propagazione delle fiamme sia legata al cappotto termico dell’edificio, il rivestimento esterno».

Mahmood e Morgan fra gli evacuati

Alloggeranno in albergo, alcuni nella zona Bovisa, a nord di Milano, gli evacuati dal grattacielo. Tra gli abitanti dell’edificio anche il cantante Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo nel 2019. Da quanto si apprende è stato tra i primi a uscire dall’edificio in fiamme e sarebbe al sicuro. Tra le prime immagini sul web dell’incendio del grattacielo ci sono state quelle di una diretta Instagram di circa 20 minuti di Morgan. Il musicista e cantautore vive nei pressi del palazzo che ha preso fuoco. E con la sua diretta ha mostrato la densa colonna di fumo nero che si sprigiona dall’edificio.

Morgan insieme ad altre persone si è allontanato dalla zona, in apprensione per quanto stava accadendo. «Stavamo in casa ed è scoppiato un incendio in un grattacielo a Milano, una cosa assurda, allucinante», spiega Morgan nel video. E conclude:«Noi siamo nella casa di fianco. Una scena incredibile, fiamme altissime. Non ho preso neanche le chiavi di casa, ho sentito il calore in casa e son scappato».

 

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